domenica 1 dicembre 2019

ANCORA UNA NASCITA ALL'OSPEDALE PAOLO MERLO


NASCITA
Venerdi pomeriggio c’è stata in ‘altra nascita all’ospedale Paolo Mero di La  Maddalena. Di solito tutte le partorienti dopo le 39 canoniche settimane di attesa devono seguire un protocollo che impone il trasferimento a Olbia in attesa che[A1]  il parto avvenga – Ebbene venerdi ancora una volta sono saltati tutti i dispositivi e Matteo , il nome del neonato,  è arrivato nella sala del Paolo Merlo per la gioia della madre  e del padre, dopo un parto che il ginecologo e le ostetriche  hanno condotto con grande professionalità. Il caso ha voluto che la madre Paula dopo essere stata controllata ad Olbia, ha sentito che le doglie erano frequenti è stata ricoverata nel reparto nascite fino a che le contrazioni sono arrivate a pochi centimetri. Non c’era piu’ il tempo per richiedere l’intervento dell’elicottero e neppure il trasferimento in ambulanza ed allora non è rimasto altro ai medici attendere il suo arrivo.   E’ andato tutto bene ma questa è l’ennesima dimostrazione che la sanità non è una equazione matematica – afferma Stefania Terrazzoni portavoce del gruppo delle mamme- continuano a crolla re le teorie dei professori con nascite su elicotteri p nei lettini del pronto soccorso. Ci chiediamo se sia   piu sicuro affrontare questa roulette russa dei parti , oppure rimettere in sicurezza un reparto che prima della sua sospensione funzionava in maniera eccellente . Ma non lo dicono le mamme , lo dicono – prosegue Terrazzoni – i dati storici del presidio. Ci chiediamo quale sia la procedure prevista per le gravide in imminenza di parto considerato che non possono ne essere trasportate ne partorire in un reparto non sicuro come viene classificato quello del Paolo Merlo . Alla luce di questi ultimi episodi che confermano quanto affermiamo da oltre tre anni, valuteremo d’intraprendere una class action per far  emergere eventuali responsabilità >> : peone

 [A1]

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