Ho sperato di non dovermi più occupare di aggressioni contro
gli Operatori Sanitari, ma purtroppo i fatti mi danno torto. Da tempo
registriamo continue lamentele da parte dell’utenza per la ritardata riapertura
di tutti i servizi diagnostici e ambulatoriali. Questo clima di assoluta
insoddisfazione purtroppo genera situazione difficilmente gestibili. Per questo
motivo si fa appello all’assessore regionale alla Sanità e ai dirigenti delle
ASSL locali e delle Aziende sanitarie, affinché ci si adoperi per superare il
cronico stato di carenza di organici e di attrezzature diagnostiche spesso
obsolete nelle varie strutture ospedaliere.
Le nuove norme anti Covid, che richiedono particolari
procedure di sanificazione, con dispendio di tempo, hanno ulteriormente
penalizzato l’utenza che si è vista aumentare le liste d’attesa e
procrastinando a tempo indefinito alcuni servizi diagnostici, spesso non
ritenuti urgenti.
E’ di pochi giorni fa l’ultimo episodio segnalato e riguarda
Medici ed Infermieri del Pronto soccorso del Santissima Annunziata di Sassari.
Ormai gli episodi sono talmente gravi che oltre alle aggressioni verbali si è
arrivati ai danni fisici. Con evidenti risvolti psicologici per gli operatori
sanitari.
L’affollamento nell’accettazione dei pazienti al triage
genera spesso situazioni spiacevoli e lo scontro verbale è ormai divenuto
routine, tanto che spesso, anche quelli più violenti non vengono neppure
segnalati. Le mancate denunce sono
dovute al particolare senso di responsabilità del personale sanitario, che
avendo una formazione specifica, interpreta lo stato psicologico dei pazienti,
ma ancor più degli accompagnatori, rendendosi conto del forte stress dovuto alle
lunghe attese.
Nel periodo di Emergenza COVID con il lockdown, l’accesso al
Pronto Soccorso si era notevolmente ridotto per la paura di contrarre il virus,
ma soprattutto non si consentiva la presenza dei parenti per il
contingentamento dovuto alle restrizione dettate dalle norme anti Coronavirus,
questo aveva ridotto sensibilmente le aggressioni, anche perché i principali
protagonisti di questi episodi sono parenti e accompagnatori che si
spazientiscono più delle stesse vittime che invece focalizzano la loro
attenzione sulla patologia in corso.
Nicola Addis
Presidente dell’Ordine dei Medici e
degli Odontoiatri della Provincia di Sassari