martedì 21 luglio 2020


Prosegue a vele spiegate la vertenza sanità in Gallura, cominciata un anno fa in conferenza socio sanitaria per denunciare la difficile e oramai drammatica situazione in cui versa la sanità pubblica nel Nord Sardegna. La vertenza oramai portata avanti a 360 ° dalle comunità territoriali, coinvolge e vede protagonisti  adesso tutti gli attori in causa, in ogni ambito politico e sociale. Dopo il consiglio comunale olbiese in cui i primari dei reparti dei tre nosocomi pubblici galluresi, hanno messo in luce il dramma di una situazione oramai pericolosa e pronta a esplodere, che non garantisce più la sicurezza sanitaria ai cittadini, alla presenza del sindaco di Olbia, del presidente della conferenza socio sanitaria Antonio Satta, di Roberto Li Gioi, consigliere regionale m5s, di vari esponenti politici regionali, si è tenuto un flash mob sincronizzato  davanti ai tre ospedali pubblici del territorio. Il flash mob, un minuto di silenzio in difesa della sanità gallurese, organizzato dai sanitari, nonostante la poca pubblicità,è nonostante il sospetto di strumentalizzazione politica, ha visto una buona partecipazione di cittadini, comitati, associazioni, in ognuno dei tre presidi. Alle 19 del giorno X, per l’appunto, la manifestazione di protesta senza colore politico si è triplicata ed è andata in scena, anche negli ospedali di Tempio e La Maddalena con in prima linea tutti i cittadini, i comitati e le associazioni che da tempo combattono e denunciano la situazione,  da Lia Salvi con la sua associazione Insieme per il Domani,  a Emanuela Cauli presente con i membri del comitato cittadino Isola di La Maddalenal’, ed infine  Aldo Pireddu.  L'importanza della causa comune pare sia riuscita a tenere unito almeno in questo frangente un territorio come quello gallurese da sempre incline ai campanilismi, ma in continua crescita demografica e certamente bisognoso di più attenzione e risorse dalla classe politica  rispetto a quello che riceve. La speranza di tutti è che queste istanze siano finalmente recepite dalla maggioranza in giunta, e che le risposte e le soluzioni arrivino prima che sia troppo tardi.peone

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