martedì 21 maggio 2013

Antonello Peru (PdL): «L’autorità portuale di Olbia


«L’Autorità portuale di Olbia è troppo gallurocentrica e, in pratica, sta abbandonando, in termini di programmazione infrastrutturale, la potenziale crescita di Porto Torres che meriterebbe la medesima benché la stessa autorità definisca Porto Torres “secondo scalo della Sardegna, in ordine di passeggeri, e primo per quantità di merci”».Lo sostiene Antonello Peru, consigliere regionale del Pdl, fortemente preoccupato per il futuro dello scalo turritano il cui depotenziamento infrastrutturale e di riqualificazione, starebbe
penalizzando tutto il territorio.«Non è giusto – prosegue – che si pensi solo a Olbia e Golfo Aranci mentre Porto Torres vive uno
stato di abbandono totale. Lo scalo turritano, infatti, necessita di essere riqualificato e dotato di
infrastrutture – afferma il Consigliere regionale – mentre le iniziative dell’Autorità portuale vengono
promosse per attrarre tutto su Olbia, comprese le ultime che hanno portato in Gallura ben quattro navi crociera in un solo giorno».«Quanto sto affermando – sostiene l’esponente politico – è confutato dai dati resi noti dalla stessa Autorità portuale di Olbia in cui si evince come nella città gallurese è previsto un boom di presenze di navi con 120 accosti per l’anno in corso, 280 mila crocieristi e 90 attracchi, mentre i dati relativi a
Porto Torres sono sempre più impietosi con gli accosti che scendono da 20 a 11 mentre in Gallura,in aumento vi è anche Golfo Aranci che registrerà 18 navi crociera rispetto alle 6 dello scorso anno».«Se la Gallura cresce e Porto Torres diminuisce – precisa Antonello Peru - significa che le azioni
dei responsabili dell’Ente portuale sono programmate e attualizzate a tutto vantaggio della Gallura e poco o niente per Porto Torres e il sassarese».«Gli scali di un’unica Autorità portuale devono essere governati allo stesso modo e offrire possibilità e occasioni per tutti, – dichiara ancora Peru - perché abbandonarne uno a vantaggio di altri significa penalizzare economicamente e a livello di infrastrutture, tutto il territorio».«Per questo motivo – annuncia – se le condizioni lo consentiranno, per lo scalo di Porto Torres si potrà chiedere la piena autonomia da Olbia o, in alternativa, la partecipazione ad un’altra Autorità
portuale che possa mostrarsi più attenta e meno matrigna rispetto a quella di Olbia».«Chiediamo, per evitare ciò, e per sperare in un vero rilancio dello scalo marittimo di Porto Torres -
conclude Antonello Peru - che il nuovo presidente dell’Autorità portuale, che dovrà essere
nominato a luglio, possa governare tutti gli scali di sua competenza per farli crescere

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