Don Domenico
Degortes ed il gruppo socio politico cristiano hanno partecipato ad un incontro
con il movimento disoccupati e precari che continuano a presidiare l'ingresso dell'ex arsenale militare. <<E' desolante – scrivono in una nota -confrontarsi
con giovani che chiedono di lavorare, chiusi in una tenda priva di luce,
d'aria, di speranza.
Con
loro convivono mogli, fratelli, madri che a turno portano qualcosa da mangiare,
bere, quel qualcosa che da mesi scarseggia, perché senza lavoro non si è in
condizione di far fronte alle necessità quotidiane, eppure questa manciata di
giovani sono li a sfidare Golia, ad affacciarsi davanti a quelle vergogne che
il G8 gli ha scaricato addosso, togliendogli
la speranza, privandoli del futuro.
>>
Le parole non bastano, ci vuole altro, aspettano che il comune di La
Maddalena attivi i cantieri di lavoro, aspettano che quest'inverno simile
all'inferno finisca.
Non
cercano miracoli, sperano che con un colpo di reni l'amministrazione avvii
questi benedetti cantieri. Conoscono perfettamente i loro limiti, le
leggi vigenti, le delibere... non conoscevano la burocrazia, questo mostro che
avvolge i più deboli, i disagiati, ignoravano quelle lungaggini che gli ha
trasformato la vita in inferno. Don
Domenico ed il Gruppo Socio Politico Cristiano sono ritornati nelle loro consuetudini
con l'idea che in questo paese esistono grandi valori, quei ragazzi camminano
nell'inferno a testa alta, senza vacillare minimamente, però... qualcuno a loro
fianco deve esserci, e questi "qualcuno" devono assumersi la
responsabilità di aiutarli, non perché sono senza lavoro, ma perché ci stanno
dando una lezione, e si ergono davanti
ad un "sfregio" come quello
del G8 con una dignità che molti di noi hanno perduto.
Urge
una risposta, urge che l'amministrazione raccolga quest'urlo di dolore, non è
ammesso essere sordi, muti, o ciechi, occorre assumersi le responsabilità
opportune e risolvere questa situazione, sarebbe un delitto lasciarli a
combattere da soli contro quel Golia che tutti noi, amministrazione in testa
abbiamo permesso di erigersi.
<<Sarebbe unbsegno vedere l'amministrazione comunale – termina la nota -occupare il
ventre di questo mostro generato dal G8 e riconoscere a questo pugno di ragazzi
che se sono senza lavoro, senza futuro
la responsabilità è nostra, di tutti, e questi "tutti" sono
anche loro.>>Peone