"Dopo la Tirrenia l'Antitrust intervenga sul racket delle bombole"
"Le indiscrezioni sulle decisioni
dell'Autorità garante della concorrenza sulla Tirrenia inducono a ben sperare
sulla risoluzione della drammatica condizione di "arresti domiciliari" ai quali
i sardi sono sottoposti, prigionieri come sono in casa loro. Vi è tuttavia
un'altra questione, alla quale la Regione dovrebbe prestare adeguata attenzione:
l'evidente cartello creato dai distributori di gas in bombole, che in Sardegna
da anni praticano prezzi sensibilmente e ingiustificatamente più alti di quelli
del resto d'Italia. E' un salasso che colpisce tutte le famiglie sarde che
vivono in centri non serviti dal gas di città, costrette a pagare somme ingenti
per il riscaldamento e per poter cucinare". Lo dice Michele Cossa, vice
presidente del Consiglio regionale e coordinatore dei Riformatori sardi.