In merito
dell'atto aziendale 2013 ,così come predisposto dalla ASL 2 e approvato dalla
conferenza provinciale socio-sanitaria del 27 Febbraio l'associazione .” Bianco – celeste “confuta la
revisione organizzativa predisposta per il Presidio Paolo Merlo .I motivi li
mettono in evidenza in un comunicato
stampa nel quale spiegano che <<con
l'ingannevole mediazione della rappresentanza maddalenina, le maggiori
criticità funzionali
rilevate e
lamentate nella sua prima stesura, sono state confermate e riproposte in forma peggiorativa
, financo civilmente riprensibile. Infatti, facendo ricorso ad un unico
marchingegno il cui acronimo C.A.T.S. sta per "Centro Attrezzato
Trasferimenti Stabilizzati ", 3 delle principali strutture funzionali
ancora autonomamente operative ( Pronto Soccorso, Punto Nascita ,Ostetricia e
Ginecologia ) sono state sminuite o del tutto annullate in quanto ,facendo
parte del Polo Gestione Urgenza dotato di 2 letti OBI e di una ambulanza
medicalizzata .una volta fronteggiate e temporaneamente stabilizzate ,dovranno
trasferire le loro urgenze al D.E.A di riferimento aziendale (Olbia) per
intraprendere l'opportuno trattamento terapeutico.>> A giudizio dei
componenti l’associazione da ciò ne consegue che il su detto piano di riordino
Aziendale,se accettato dal competente assessorato regionale ,costerà al presidio
P.Merlo quanto appresso riportato:
A) la
soppressione della struttura semplice dipartimentale di pronto soccorso (P.S.)
ricondotta
a rango
inferiore di punto di primo intervento (P.P.I.) che ,come chiaramente
specificatoa pag.l7-punto 3.6 , sarà attivo
operativamente solo per le patologie non urgenti e di bassa
complessità
medico-chirurgica di livello ambulatoriale , previo accertamento diagnostico radiografico
e cardiovascolare;
B) lo stesso
risultato spetta al punto nascita , anche se per la sua soppressione si
dovranno attendere le direttive della rete regionale perchè, stando alla
osservanza del parametro
stabilito
dall'accordo stato regioni del 2010 (500 nascite/anno ), è da ritenersi
statisticamente inammissibile la sua attuazione in loco , tanto che la ASL ,con
corretta previsione ha anticipato la riduzione di 2 posti letto di pediatria
,diversamente indispensabili (vedasi pag. 11, punto 2.1.3).Per giustificare
tali scelte riduttive è stato necessario – è scritto nella nota - allegare
all'atto aziendale la richiesta di specifiche deroghe ai parametri Agenas
(Agenzia Nazionale Servizi Sanitari ) invocando a loro sostegno la condizione
di insularità (pag. 10 ,punto 2.1.2) la cui criticità , ( riconosciuta dal DPR n°
34 del 28/9/90), permette invece di ottenere più opportunamente l'esatto
contrario (vedasi l'Isola d'Elba ) Più che di un incidente da fuoco amico (come
si cercherà di tergiversare ) sembra trattarsi di un intenzionale raggiro
intentato ad arte ai danni di una comunità da considerarsi distratta e fiduciosa
come già in passato , (3/10/2007 ) quando le fu sottratta la chirurgia.! Ma
come poteva sfuggire- si chiedono i rappresentanti dell’associazione Bianco –
Celeste - l'inganno attuale quando contemporaneamente al trasferimento dell'utenza
si richiedeva la conferma quantitativa dei posti letto e la conservazione di
onerosi e discutibili privilegi ?<< Vien da se – prosegue la nota – che
sarebbe stato piu’ opportuno economicamente
e piu ‘ efficace operativamente preoccuparsi di
realizzare una modifica distributiva e quali-quantitativa delle piante organiche , di arricchire il range
delle offerte ambulatoriali
riattivando l’endoscopia , diagnostica digestiva , urologia ergometria
cardiologica per le quali sussiste inutilizzata un’adeguata ginecologica
,dal momento che rimane operativa quella
ostetrica, di esigere un pronto soccorso
di eccellenza promesso , e dulcis
in fundo recuperare quell’autonomia tecnico- gestionale strumentazione, di riprendere l’attività chirurgica , ed economico finanziaria consentita
dalla normativa vigente alle
comunità disagiate ( insularità ). Peone