Nei prossimi due anni saranno
42.544 i galluresi che verranno invitati a sottoporsi
all’esame
“E' ormai nota
l’efficacia dello screening. Nelle Regioni in cui questi vengono portati avanti
con costanza, nella popolazione si registrano, a 5 anni dalla diagnosi, oltre
cinque punti percentuali in più di sopravvivenza e 5 punti percentuali di
mortalità in meno nei confronti di quei pazienti che invece vivono in Regioni in
cui non si effettua lo screening”, spiega il direttore del Servizio di
Igiene e sanità pubblica della Asl di Olbia, Tonino Saba.
In questa fase è fondamentale il ruolo del medico di medicina
generale, che “aderendo all'idea di
prevenzione ne favorisce e motiva l'accesso”, aggiunge Saba.“Con l’adesione allo screening è possibile puntare ad una diagnosi precoce del carcinoma; percorso che consente al paziente di sottoporsi a minori e meno complessi trattamenti medico-chirurgici, con conseguente riduzione della sofferenza personale e dei propri familiari; a questo deve inoltre sommarsi una minore spesa a carico del servizio sanitario”, spiega Maria Piga, responsabile del Centro Screening della Asl di Olbia.
“Nell'arco di cinque anni, attraverso il
monitoraggio dei casi risultati positivi allo screening, vorremo
registrare nella nostra popolazione una precoce presa in carico del paziente da
parte delle strutture sanitarie e l’incremento della sopravvivenza a tre -
cinque anni” conclude Saba.
Per ulteriori informazione è
possibile contattare la segreteria del centro screening della Asl di Olbia,
componendo il numero verde gratuito 800
283333, dal lunedì al venerdì, dalle 09.00 alle12.00.