. “Un patto
di governo che rinforza la nostra azione autonomista, le riforme, le iniziative
a sostegno della famiglia e delle imprese”. E' quanto annunciato dal presidente
della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, durante la presentazione stamane a
villa Devoto del patto che sancisce l’assestamento programmatico della Giunta
regionale. “Dopo aver cercato invano il dialogo con lo Stato e aver visto le
nostre ragioni riconosciute in sede giurisdizionale - ha spiegato - , daremo
luogo ad una vera e propria ribellione contro quel patto di stabilità che
vincola la nostra azione amministrativa : adotteremo una legge regionale per
rivedere i vincoli e liberare così le risorse disponibili per le imprese, le
famiglie e i territori”.
Il presidente ha evidenziato altresì la
prosecuzione del percorso avviato sulle riforme: “Oltre ad abolire le province,
taglieremo i consigli di amministrazione, dimezzeremo le ASL e i consorzi”.
Cappellacci ha inoltre illustrato una serie di misure volte finalizzate a
sostenere la famiglia e l’impresa, ad iniziare dalla restituzione dell’IMU ai
nuclei che hanno un reddito ISEE inferiore ai 20 mila euro, dal reddito di
comunità per 10 mila disoccupati che non fruiscono di altre forme di
integrazione del reddito e dai crediti di imposta per nuove assunzioni a tempo
indeterminato. Il patto prevede il potenziamento del microcredito (altri 47
milioni di euro) e l’apertura di tale strumento alle imprese agricole. Circa
due milioni di euro saranno destinati all’istituzione dell’agenzia delle
entrate sarda, “per liberare i sardi dal giogo di Equitalia”, e all’avvio di
quella che il presidente definisce una vera e propria innovazione: la moneta
complementare.
Il presidente ha anche confermato
l’iniziativa di forte rivendicazione per la zona franca integrale. Inoltre ha
annunciato il varo di un piano straordinario per il lavoro e i giovani (tra i
50 e i 70 milioni di euro di risorse già disponibili da riprogrammare)
destinato a potenziare le iniziative per l’apprendistato, i tirocini formativi
presso le imprese e lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile e femminile.
“Proseguiamo nel segno della rivendicazione dei diritti dei sardi, dell’azione
concreta al servizio delle famiglie, dell’impresa e dei territori e della responsabilità”.