Nel mese di gennaio del 2011 la Asl di Olbia ha
concluso l’iter della gara d’appalto per la gestione delle Rsa di Olbia e la
Maddalena: gara d’appalto andata deserta nonostante fossero 12 le imprese che
avevano manifestato intenzione a parteciparvi, non per volontà della Asl di
Olbia, ma, a detta delle stesse ditte, per “mancanza dei
presupposti per l'equilibrio economico e finanziario”.
Alla gara d’appalto andata deserta è seguita una
trattativa privata con l’unica società che alla fine aveva manifestato
interesse per le due residenze sanitarie assistenziali (RSA), la cooperativa
“La Fenice”; trattativa però non andata a buon fine per la struttura di La
Maddalena così come evidenziato nella delibera n. 699 del 24 marzo 2011, nel
quale si legge che l’offerta presentata dalla cooperativa non era “apprezzabili in termini economici”.
Nell’intento di utilizzare al meglio la struttura
realizzata dalla Asl di Olbia nell’ambito
degli interventi di edilizia sanitaria, di prevenzione e di assistenza,
finanziati dalla legge 11 marzo 1988, n. 67, l’Azienda Sanitaria gallurese ha
avviato un confronto con l’amministrazione comunale di La Maddalena
nell’intento di migliorare l’erogazione dei servizi sanitari offerti nel
territorio maddalenino, anche in un ottica di ottimizzazione dei servizi.
A tal
fine con delibera n. 2594 del 08.10.2012 l’Azienda sanitaria ha formalizzato al
Comune di La Maddalena “l’istanza di
modifica dell’atto costitutivo del diritto di superficie”.
Facendo
seguito a questo provvedimento, con delibera n. 592 del 04.03.2013, l’Azienda
sanitaria ha provveduto ad autorizzare degli interventi di adeguamento e
riorganizzazione funzionale della struttura, necessari anche “in dipendenza delle mutate esigenze
aziendali e con l’intento di proseguire il processo di riorganizzazione degli
uffici e strutture, tale da consentire
una più efficace erogazione dei servizi sanitari e gestione delle risorse
economiche”, si legge nella delibera n. 592 del 04.03.2013. Alla fine dell’intervento programmato i servizi socio-sanitari presenti attualmente nell’ex clinica americana, in via Principe Amedeo, verranno trasferiti al piano terra della struttura realizzata in località Padule andando in questo modo, così come previsto anche dalle norme in materia di spending review, ad ottimizzare la spesa dell’azienda sanitaria, andando a “risparmiare” un canone di locazione annuale pari a 70.000 €.
È inoltre in corso un confronto con l’amministrazione comunale per adibire il piano superiore della struttura a fini socio-assistenziali, condivisi sia d’Azienda sanitaria che dal territorio.