Nel disegno di legge relativo alla manovra
finanziaria 2013, che oggi arriva in Commissione Bilancio, non sono state
inserite disposizioni relative ad accorpamenti delle ASL che avrebbero
sicuramente penalizzato territori come quello della Gallura corrispondente alla
ASL n. 2, che è caratterizzato da una cronica inadeguatezza sia come
assegnazione di risorse, sia come presenza di posti letto ospedalieri e di
specialità, anche di base.
Nello stesso DL, l’intervento per il riordino
e la riorganizzazione, finalizzata alla riduzione delle ASL, viene ritenuto
prioritario, ma è rimandato ad un specifico iter normativo di portata più
organica che riguarda l’ampio contesto, non solo delle ASL, ma anche delle
province, degli enti e agenzie regionali e dei consorzi industriali.
Il riordino delle ASL dovrà, in sostanza,
essere preceduto dalla razionalizzazione della rete ospedaliera che dovrà
colmare gli squilibri esistenti e rendere omogenea l’offerta di servizi
sanitari nei diversi ambiti territoriali della Sardegna. Questo, è il percorso
della legge n. 21 del novembre 2012 e degli atti aziendali che, per quanto
riguarda la ASL 2, è stato condiviso da tutti i sindaci.
In questi termini, l’azione programmatoria e
normativa prevista dalla Giunta regionale, può essere considerata corretta.
Il consigliere regionale del PdL, Renato Lai,
confermando il suo impegno, esprime soddisfazione per quello che considera un
risultato importante dell’azione unitaria dei consiglieri regionali, dei
sindaci, degli amministratori provinciali e di quanti (operatori sanitari,
cittadini e forze sociali) hanno espresso la loro preoccupazione e il loro
dissenso per la paventata soppressione della ASL 2.
«L’iter della manovra finanziaria è complesso
– conclude Renato Lai – ed è compito
dei consiglieri regionali vigilare affinché queste impostazioni non vengano stravolte
da altre iniziative».