Non c'è pace
per il comune di La Maddalena. L'Isola non riesce proprio ad imboccare la
strade maestra dello sviluppo turistico. Sembra che non sia solo la Mita a
ricorrere al giudice contro l'apparato statale. E' stato il sindaco Angelo Comiti, durante l'ultimo consiglio comunale,
a rendere noto che anche il Club Med ha deciso di adire alle vie legali contro
la Regione Sardegna per la mancata attuazione della procedura relativa
all'Intesa, voluta da Soru nel 2008, che avrebbe dovuto dare il via libera alla
riedificazione in cemento, con premio volumetrico, delle nuove strutture
alberghiere a Caprera, in concessione per altri trenta anni al canone mensile
di 230.000 euro alla multinazionale del turismo. Contro la cementificazione dell'isola
ed a favore della riapertura immediata del sito così come era in origine, era
insorta l'opposizione consiliare isolana guidata dal capogruppo Montella:
<<Il
nostro territorio non può correre il rischio di una speculazione edilizia
sull'isola garibaldina, vero e proprio pericoloso precedente in un contesto
ambientale unico al mondo. Vi è invece urgente necessità che riapra subito la
vecchia struttura, ingiustificatamente chiusa dal 2006, e, se non lo fa il
concessionario, lo facciano altri imprenditori,
magari locali, disponibili a offrire ancora agli isolani quei posti di lavoro
che erano stati garantiti nel passato. Insomma, non si può tenere chiuso quel
sito e trattenerlo in ostaggio per la sua cementificazione>>. Dopo il
precedente relativo alla contestatissima decisione, votata solo da parte di
alcuni consiglieri di maggioranza, relativa alla edificazione sull'Isola di
Santa Maria, ora la svolta: dietrofront
del consiglio comunale. Dopo un anno di battaglie e confronti spesso aspri,
passa la proposta presentata a giugno 2012 da Montella e compagni di
opposizione che incassano il voto favorevole ed unanime sulla loro proposta di
delibera: niente cemento e chiedere subito alla Regione la cessione al comune,
a prezzo simbolico, del sito caprerino. Un chiaro messaggio, gestire a livello
locale la struttura, a tutto vantaggio della comunità isolana. Montella ha
dichiarato: <<sono molto soddisfatto per il successo della iniziativa,
anche se non è stato facile convincere la maggioranza della sua bontà. Ora
presenteremo, assieme alle altre opposizioni, una analoga proposta di delibera
per chiedere a Stato e Regione che cedano al comune anche le strutture dell'ex
Arsenale. Sarebbe il giusto risarcimento per il danno arrecato a quest'isola e
noi avremmo il porto che aspettiamo da sempre>>.Peone