lunedì 6 maggio 2013

Club Med tutto da rivedere


Non c'è pace per il comune di La Maddalena. L'Isola non riesce proprio ad imboccare la strade maestra dello sviluppo turistico. Sembra che non sia solo la Mita a ricorrere al giudice contro l'apparato statale. E' stato il sindaco Angelo  Comiti, durante l'ultimo consiglio comunale, a rendere noto che anche il Club Med ha deciso di adire alle vie legali contro la Regione Sardegna per la mancata attuazione della procedura relativa all'Intesa, voluta da Soru nel 2008, che avrebbe dovuto dare il via libera alla riedificazione in cemento, con premio volumetrico, delle nuove strutture alberghiere a Caprera, in concessione per altri trenta anni al canone mensile di 230.000 euro alla multinazionale del turismo. Contro la cementificazione dell'isola ed a favore della riapertura immediata del sito così come era in origine, era insorta l'opposizione consiliare isolana guidata dal capogruppo Montella:
<<Il nostro territorio non può correre il rischio di una speculazione edilizia sull'isola garibaldina, vero   e  proprio pericoloso precedente in un contesto ambientale unico al mondo. Vi è invece urgente necessità che riapra subito la vecchia struttura, ingiustificatamente chiusa dal 2006, e, se non lo fa il concessionario, lo facciano altri  imprenditori, magari locali, disponibili a offrire ancora agli isolani quei posti di lavoro che erano stati garantiti nel passato. Insomma, non si può tenere chiuso quel sito e trattenerlo in ostaggio per la sua cementificazione>>. Dopo il precedente relativo alla contestatissima decisione, votata solo da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, relativa alla edificazione sull'Isola di Santa Maria, ora  la svolta: dietrofront del consiglio comunale. Dopo un anno di battaglie e confronti spesso aspri, passa la proposta presentata a giugno 2012 da Montella e compagni di opposizione che incassano il voto favorevole ed unanime sulla loro proposta di delibera: niente cemento e chiedere subito alla Regione la cessione al comune, a prezzo simbolico, del sito caprerino. Un chiaro messaggio, gestire a livello locale la struttura, a tutto vantaggio della comunità isolana. Montella ha dichiarato: <<sono molto soddisfatto per il successo della iniziativa, anche se non è stato facile convincere la maggioranza della sua bontà. Ora presenteremo, assieme alle altre opposizioni, una analoga proposta di delibera per chiedere a Stato e Regione che cedano al comune anche le strutture dell'ex Arsenale. Sarebbe il giusto risarcimento per il danno arrecato a quest'isola e noi avremmo il porto che aspettiamo da sempre>>.Peone



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