Oggi si
è discusso di droghe con dirigenti del Dipartimento per le Politiche Antidroga
della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ma anche di antibiotici e gestione
Sla– Le giornate olbiesi di Rianimazione arrivano alla loro XI edizione: una
due giorni dedicata alla tossicologia e farmacoterapia all’interno delle
terapie intensive e alla ventilazione dei pazienti con problemi neuromuscolari.
Nelle giornate di oggi e domani si terranno nell’aula Formazione dell’ospedale
Giovanni Paolo II di Olbia l’appuntamento con le giornate Olbiesi di
Rianimaizone e Terapia Intensiva organizzate dalla Asl di Olbia.
La prima
giornata, quella di oggi giovedì 2 maggio, è stata affidata allo staff del
Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei
Ministri che gestisce una rete informativa e di allarme, “di cui fa parte anche
la nostra Rianimazione di Olbia”, spiega Franco Pala, direttore del reparto di
Rianimazione dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. “Dal momento che sempre
nuove sostanze d’abuso vengono immesse sul mercato illegale, e sempre più
persone ne fanno uso, per poter intervenire prontamente è necessario conoscere
le nuove possibili sindromi tossiche. Molte di queste sostanze, tra cui
numerosi derivati di sintesi della marijuna, (più potenti e tossici rispetto a
quest’ultima) e delle anfetamine, possono causare delle gravi intossicazioni
che, se non prontamente riconosciute, possono produrre danni permanenti al
sistema nervoso e al cuore. Alcuni di questi casi sono stati registrati anche
ad Olbia in pazienti poi trattati nel nostro reparto”.
Nel
pomeriggio di oggiè stato affrontato, con l'aiuto di microbiologi ed infettivologi,
il problema delle terapie antibiotiche, dal punto di vista clinico ma anche da
quello economico. “Le terapie antibiotiche sono molto costose e spesso sono
inappropriate, questo potrebbe generare due effetti negativi: da una parte si
assiste all’aumento di infezioni gravi da germi resistenti agli antibiotici più
comuni e da funghi, dall’altra parte si assiste invece all'aumento della spesa
sanitaria (una terapia antibiotica con un farmaco di ultima generazione che
dura circa 8 giorni ha un costo che si aggira tra i 6.000 e gli 8.000 €). Per
questo motivo è fondamentali la gestione
dell’antibiotico, in particolare nella terapia con farmaci appropriati e
specialmente la sospensione appena l'infezione si risolve. Nel reparto di
Rianimazione di Olbia si seguono dei protocolli improntati a politiche molto
severe nel determinare la scelta, l'inizio e la sospensione degli antibiotici,
anche con l'utilizzo di marcatori chimici dell'infezioni (Procalcitonina
ematica): il risultato è positivo, con una incidenza di infezioni insorte nel
nostro reparto inferiore alla media nazionale ed un buon controllo
sull'insorgenza di germi multi resistenti”.
Nella
giornata di venerdi 3 maggio, sempre nella Sala Formazione, al I piano
dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, si terrà un corso per gli operatori
sanitari impegnati nell'assistenza domiciliare dei pazienti affetti da SLA o
con malattie neuromuscolari: “da alcuni anni funziona nell’Asl 2 un gruppo SLA
che si occupa dell'assistenza dei malati e nel quale collaborano medici ed
infermieri della neurologia, della Rianimazione, medici di famiglia e servizi
territoriali. Domani si approfondiranno alcuni aspetti di carattere medico
(ventilazione non invasiva, assistenza alla tosse) e aspetti di tipo
organizzativo”, ha aggiunto Pala.Le Giornate olbiesi di Rianimazione e Terapia
intensiva sono arrivate quest’anno alla loro undicesima edizione, “un momento
di incontro-confronto importante e portato avanti nella convinzione che il
lavoro in rete possa garantire alla nostra popolazione un 'assistenza
migliore”. In quest’ottica il reparto utilizza una cartella elettronica che lo mette in rete con altri reparti della
struttura ospedaliera, e non solo, come ad esempio l'Istituto Mario Negri di
Milano: “questo controllo di qualità permette un miglioramento continuo
dell'assistenza che si riflette in una diminuzione della mortalità. Un
risultato che si sta mantenendo da alcuni anni, raggiunto con fatica grazie
alla dedizione di tutta l'equipe del reparto ed alla collaborazione degli altri
servizi ospedalieri: un reparto di Rianimazione infatti può funzionare bene
solo se coadiuvato anche da tutto il resto dell'ospedale”, aggiunge Franco
Pala.Tra i relatori che interverranno alla due giorni organizzata dalla Asl di
Olbia ci saranno Carlo Locatelli, del Servizio di Tossicologia del Centro
Antiveleni di Pavia e responsabile degli aspetti clinico-tossicologici del
Centro Nazionale di informazione tossicologica; Teodora Macchia, responsabile
delle sostanze stupefacenti per l’attività di ricerca e controllo dell’Istituto
superiore di Sanità; Roberto Mollica, del Dipartimento delle politiche
antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Claudia Raimondo,
coordinatrice degli aspetti operativi del Sistema nazionale di allerta precoce
del Dipartimento delle politiche antidroga.