“Non sono stato forzato da
nessuno a lasciare questa amministrazione”, precisa il Direttore
amministrativo della Asl di Olbia, Giorgio Tidore, “e
tantomeno di questa amministrazione si può dire che abbia prodotto un lavoro
poco soddisfacente”, prosegue il Da, con il Direttore Generale, Giovanni
Antonio Fadda, e il Direttore sanitario, Maria
Serena Fenu.
“Per noi possono parlare i
fatti che abbiamo prodotto con la nostra gestione e non le illazioni”,
proseguono i
manager che, dati alla mano, analizzano il Conto Economico del Bilancio
consuntivo 2012 dell’Azienda Sanitaria gallurese. “Nel 2012, unico esercizio finanziario
gestito totalmente da questa Direzione aziendale, siamo riusciti ad ottimizzare
le spese e, senza alcuna riduzione dei servizi, siamo andati a ridurre i costi
di gestione, passando dai 237.172.000 € del 2011 ai 230.866.000 € del 2012.
Risultato raggiunto anche attraverso il
ricalcolo della pianta organica aziendale: infatti sin dal nostro insediamento
abbiamo avviato una lotta contro il precariato che ci ha consentito di ridurre
il costo di gestione nonostante il numero dei dipendenti sia stato
paradossalmente aumentato. Al 30 giugno 2011 nella Asl di Olbia si registravano
[Fonte Ufficio Personale aziendale] 1.565 dipendenti e 302 interinali e un costo
sostenuto pari a oltre 86 milioni di euro; nel 2012 i dipendenti sono aumentati,
arrivando a 1.635, mente gli interinali sono stati dimezzati, scendendo a 148,
con una spesa sostenuta complessiva pari a 87 milioni 612.000 €”, spiegano i
manager, che aggiungono come “la
riduzione del costo di gestione è sicuramente un segno positivo se si considera
che è stato raggiunto senza apportare alcuna riduzione dei servizi offerti alla
popolazione, ma anzi andando ad implementarli (come ad esempio il servizio
di emodinamica, il rafforzamento della Diabetologia e il trasferimento del
Centro Trasfusionale). Nel 2012 abbiamo
infatti invertito il trend di questa Azienda, che nel triennio 2009-2011 ha
aumentato i costi di gestione di circa il 5% all’anno (4,89 nel 2010 rispetto al
2009, del 6,11 nel 2011 rispetto al 2010), invece nel 2012 si assiste ad una
significativa riduzione dell’incremento dei costi di gestione, tale da produrre
un utile di gestione superiore ai 2.000.000 €”, concludono i manager.