martedì 7 ottobre 2014

I Riformatori: a Quartu fuori dalla Giunta comunale e dalla maggioranza che sostiene il sindaco Contini Indetto il Congresso cittadino del partito per il 27 ottobre



Fuori dalla Giunta comunale e dalla maggioranza che sostiene il sindaco Contini. Il coordinamento cittadino di Quartu dei Riformatori sardi, a larghissima maggioranza, ha approvato la mozione "Quartu - SI – Cambia". Il coordinamento ha ratificato il documento politico letto dal capogruppo consiliare dei Riformatori in Aula il 23 settembre 2014  e ha indetto il congresso cittadino del partito per il 27 ottobre 2014.
Il coordinamento ha anche deciso di “comunicare ai cittadini, iscritti, militanti e simpatizzanti la scelta politica del partito e le sue motivazioni, con ogni mezzo disponibile e di condividere le scelte e la comunicazione con le atre forze politiche della coalizione”.

Si allega il testo del documento politico letto in Consiglio comunale dal capogruppo dei Riformatori Ignazio Schirru che fa parte integrante della posizione dei Riformatori
Sono passati 83 giorni da quando è avvenuto il fatto politicamente più rilevanteper questo Consiglio Comunale e per il governo della città.
Voi di questa maggioranza lo avete definito con un termine tecnico che poco siaddice alla politica ma che rende chiaro il senso dell'azione compiuta"cortocircuito", tecnicamente la collisione tra due fasi opposte, la curiosità e chead andare in tilt e' stato un sistema con un'unica fase, strano ma vero!
I Riformatori Sardi che rappresento in questa assemblea hanno preso da subitole distanze da quanto avvenuto ed oggi lo comunico formalmente prima di tuttoa questo Consiglio:
le modalità con le quali - lei Sindaco - ha aperto di fatto la crisi, conl’azzeramento unilaterale della giunta politica comunale e la nomina di nuoviassessori "occultata" ai partiti della coalizione, costituisce obiettivamente unainaccettabile sfiducia nei confronti della maggioranza e del programma politicosottoscritto dal centrodestra.
Con la decisione di escludere dalla giunta "l'Unione di Centro" e di offrire asingole persone le deleghe assessoriali, lei Sindaco, ha apparentementesalvaguardato la legittimità giuridica della sua azione, ma ha calpestato quella politica, da cui trae la sua legittimazione a governare la città.
Il nostro partito, per questo motivo, non riconosce dignità politica ad una giuntache non sia condivisa dalla coalizione nata dalle scorse elezioni.
La scelta fatta da lei sindaco, è una opzione personalistica che ha inteso di fattomettere all’angolo le forze politiche che gli assicurano e hanno sempreassicurato la maggioranza in consiglio comunale.
Per questo l’offerta della delega assessoriale, fatta ad personam a GabrieleMarini, è stata unanimemente rifiutata dal nostro dirigente e dal partito deiRiformatori. Non ci è piaciuta nei modi e nei contenuti, dei quali, tra l’altro, era ene resta priva.
Riconoscere legittimità politica a questa giunta significherebbe per noiRiformatori calpestare principi di ordine democratico, ai quali ci siamo sempreispirati. Mai siamo stati alla ricerca di poltrone da occupare se questo nonsignificasse prima di tutto, rispettare la volontà popolare e gli interessi deicittadini.
Tutte le scelte che abbiamo fatto, nel corso di questi anni, caratterizzati anche da momenti di grave difficoltà, non solo politiche, per la tenuta della coalizione,rivestono natura esclusivamente politica. Noi usiamo il linguaggio semplice echiaro, il solo che conosciamo: un nostro sì, quando lo abbiamo pronunciato,ha significato condivisione di programmi e prospettive di governo responsabili.Su questo terreno ci siamo misurati e ci auguriamo che lo stesso vorrà fare, ancora, la coalizione di maggioranza.
E' il caso di dire che il macchinista ha fatto deragliare il treno. Ma dietro questoderagliamento non vi sono ragioni politiche. L’azzeramento della giunta è statoun atto politicamente immotivato, e, per quel che ci riguarda un gestoirresponsabile che rischia seriamente di negare un futuro unitario alla coalizionedi centrodestra nella terza città della Sardegna.
Il sindaco non è il presidente "nominato" di un consiglio di amministrazione, mal’espressione diretta delle forze politiche che lo sostengono: non ha compreso,lei, che il valore e la forza della coalizione sono il sostegno al programma cheesprime.
Avrebbe dovuto essere il garante politico dell’intera maggioranza, non si è reso conto che questa è la ragione fondamentale, anzi l’unica, della sua funzione,senza la quale non esiste sindaco. Di fatto lei Contini ha sfiduciato la suamaggioranza e con essa, ha sfiduciato se stesso.
Sempre le energie del nostro partito sono state rivolte a ribadire le buone ragioni per le quali è indispensabile restituire alla città un governo capace ed efficientema anche rappresentativo.
Occorre ragionare per il presente come per il futuro, intorno alla ricostruzione diuna coalizione di centro-destra, che lontana da scelte personalistiche e daingiustificate ambizioni personali, voglia occuparsi di individuare persone epolitiche credibili con le quali vedere rinnovata la fiducia dei Quartesi.
Per quel che riguarda i Riformatori si tratta, dunque di ritornare ai ragionamenti politici con tutti gli amici che vorranno misurarsi con i temi reali, vecchi e nuovi,che la crisi ci impone, gli unici in grado di rassicurare i cittadini sulle nostre intenzioni di voler curare gli interessi generali nell’amministrazione nel nostrocomune.
Tutto ciò che i cittadini, o i loro rappresentanti non comprendono, sono altrodalla politica e in quell’altro, si sappia, i Riformatori non ci sono.

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