lunedì 26 settembre 2011

Ancora scintille tra amministrazione e Parco

<È segno di poca lucidità e maturità politica ridurre delle delicate questioni istituzionali a beghe di stampo personale.>> E’ questo l’inizio  del comunicato stampa  che  il gruppo della maggioranza “Presente per il futuro “ha inviato alla stampa  dopo le sortite del presidente del parco Bonanno  che ha criticato aspramente il modo  di agire del sindaco e della maggioranza . <<Quando un sindaco, un consiglio comunale, un consiglio Regionale si esprimono, è perché hanno un mandato popolare preciso, e chi amministra un ente importante come il Parco sulla base di una semplice nomina ministeriale non dovrebbe dimenticarlo mai. >>Questo, a loro avviso, è l’errore imperdonabile commesso dal Presidente del Parco nel commentare la mozione votata  con una larghissima maggioranza. Bisogna modificare la normativa , a tutela della comunità sarda e isolana, per  affidare al complesso delle autonomie locali un ruolo di primo piano nella gestione del parco , possibilmente , affidando al sindaco pro tempore della città il ruolo di presidente.<< D’altronde – prosegue la nota – se si vogliono eliminare i piccoli comuni  o le provincie non si capisce che senso abbia mantenere in piedi organismi pletorici e costosi come il Consiglio Direttivo del Parco, che non gode dello stesso rango costituzionale.Non c’è nulla di personale in queste richieste. Il problema non è il Dr Bonanno, ma le regole di un gioco obsoleto che ci vede ingiustamente penalizzati.Non bisogna trasformare
il tutto in una crociata personale contro il Sindaco, con frasi come “è evidente che Comiti soffre di manie di persecuzione” o addirittura bollando come “velleitaria e demagogica” una mozione votata da tutta la maggioranza e parte dell’opposizione. Dal canto  suo il presidente del parco attaccato dai consiglieri comunali della lista “Presente per il futuro”, afferma- che distorcendo fatti e dichiarazioni messe nero su bianco ,tentano invano di dare una lettura degli stessi completamente diversa dalla realtà.<< E’ stato il Sindaco ad aver portato per primo la questione su un piano personale, attaccando il presidente e il consiglio direttivo del Parco definendo l’azione di quest’ultimo,”, “dannosa”.>> Inoltre «Immaturo è il fatto che il sindaco abbia cambiato giudizio sul parco  molte volte nell’arco di pochi anni  ed è inaccettabile che ogni volta, per nascondere i problemi del territorio imputabili soprattutto alla gestione dell’amministrazione locale, il parco venga tirato in ballo come causa delle criticità. Infatti il  parco non interferisce in alcun modo con le politiche e le scelte dei vertici comunali, ma semmai ha sempre cercato la sua collaborazione e sempre continuerà a farlo nonostante l’atteggiamento di questi giorni e le parole poco piacevoli che il Sindaco ha rivolto a mezzo stampa nei confronti del Consiglio direttivo.>>Insomma a giudizio di Bonanno , quello che  chiede il sindaco sarebbe in contrasto con la stessa Legge quadro e i principi costituzionali .Di questa situazione erano ben consapevoli, nel corso del dibattito parlamentare, anche i nostri stessi rappresentanti a Roma quando approvarono la Legge 10/1994. Il Presidente dell’Ente Parco è una figura che rappresenta lo Stato italiano sul territorio: domandare di cambiare le regole per il solo Arcipelago di La Maddalena sarebbe come chiedere che localmente la carica di Soprintendente, che pure ha competenze in materia di paesaggio e beni culturali, e quindi su ristrutturazioni e cambi di destinazione d’uso, venisse fatta coincidere col Sindaco. Sarebbe chiaramente una follia.>>Peoen

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