Si è conclusa ieri presso l’aula magna I Longobardo la giornata di studio su “ Lo stretto di Bonifacio “, organizzato dalla marina militare italiana e che ha visto protagonisti qualificati esperti di settore che si sono succeduti , parlando di tutti gli aspetti de regime internazionale di transito delle Bocche di Bonifacio , delle regolamentazioni nazionali ,italiana e francese e delle prospettive di disciplina nell’ambito dell’IMO . Sono stati trattati questi aspetti indicando sia le regolamentazione attualmente in vigore sia la sua possibile evoluzione . Particolare attenzione è stat dedicata alla cooperazione italo-francese nello spirito dei rapporti di buon vicinato che anima i due paesi e che informerà le future intese . Particolarmente interessanti i contributi dati dal professor Umberto Lanza ordinario di diritto internazionale , come quello dell’ammiraglio Fabio Caffio , di Nicolas Mariel di Francesco D’Amico , del professor Raimondo Zucca , ama cne del comandante Fabio POletto .
Questa è stata un’opportunità di riunirsi, conoscersi e valorizzarsi l’un l’altro , condizione essenziale per sviluppare le linee evolutive verso le mete di progresso e di benessere che tutti si auspicano
Ampiamente soddisfatto, per la partecipazione numerosa e autorevole – è stato il comandante Franco Felicioni - per il fatto che si è assistito ad una serie di interventi di prestigio, che hanno consentito a tutti noi di migliorare la nostra conoscenza sulla storia, la cultura la regolamentazione marittima di un importante tratto di mare che separa/unisce la Corsica dalla Sardegna o, se vogliamo, la Francia dall’Italia delineandone le possibili future linee di tendenza evolutive nei rispetto dei rapporti di buon vicinato e comune perseguimento degli interessi europei .
E’ grande la soddisfazione per il lavoro di ricerca e studio alla base degli interventi che abbiamo ascoltato, ma altrettanto grande è la soddisfazione per il coinvolgimento di tutta la comunità verso le tematiche affrontate.>>
In conclusione, Felicioni si auspica che tra qualche anno si possa essere in grado di fare, a similitudine del famoso “debrifing” che si usa nei nostri ambiti più squisitamente marini, il punto della situazione sul processo di sviluppo di questa straordinario spazio marittimo quale è lo “Sretto di Bonifacio”, che, concedetemene la licenza, abbiamo visto oggi essere unico nel Mediterraneo e forse nel mondo per storia e cultura plurimillenaria nonché per la sua specificità che vede, non a caso coinvolta la Marina Militare Italiana fin dal primo insediamento su questo meraviglioso Arcipelago. >>Peone