mercoledì 20 giugno 2012

Al via gli incontri per SHARKLIFE

Al via gli incontri per SHARKLIFE, il progetto interamente dedicato ai pesci cartilaginei che popolano i nostri mari e di cui l’Ente Parco Nazionale dell’Arcipleago di La Maddalena è partner. Si tratta di un progetto che è stato reso possibile grazie ai fondi europei del programma Life+ e da altri co-finanziatori, come il Ministero dell'Ambiente, il Parco Nazionale dell'Asinara e la Provincia di Reggio Calabria, e coinvolge, accanto a CTS che è il capofila, i seguenti partner: Agci-Agrital, Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee), Cibm di Livorno (Consorzio per il Centro Interuniversitario di Biologia Marina), Fondazione Cetacea, e Area Marina Protetta delle Isole Pelagie.
Secondo uno studio della IUNC (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) delle circa 80 specie di squali, razze e chimere presenti nel Mediterraneo (l’Italia ne ospita 43 grazie alla  sua posizione strategica), il 42% sono da considerarsi Minacciate, il 18% Criticamente in Pericolo, l’11% In Pericolo e il 13% Vulnerabili, un altro 18% Quasi Minacciate mentre per un 26 % i dati sono insufficienti. Solo il 14% può essere considerato in discreto stato.

“Si tratta di un progetto dedicato agli animali più affascinanti e misteriosi del nostro mare, dei quali purtroppo si conosce molto poco da un punto di vita scientifico e biogeografico – spiega Vittorio Gazale, Direttore pro tempore del Parco. – Tra le diverse specie, una in particolare sceglie il mare delle Bocche e del nord Sardegna verso la fine dell'inverno per la ricchezza di plancton, lo squalo elefante, il pesce più grande del Mediterraneo con una lunghezza che può superare i 10 m ed un peso vicino alle 10 tonnellate. Nonostante la sua mole questo squalo è assolutamente inoffensivo per l'uomo e si lascia facilmente avvicinare e fotografare. Questa sua tranquillità lo porta ad incappare facilmente all'interno di reti da pesca ed è oggi una specie protetta a livello internazionale da diverse convenzioni, tra cui Cites, Barcellona e Berna. Una delle finalità del progetto è proprio quella di sensibilizzare gli operatori della piccola pesca nei confronti di questa specie simbolo e di mettere a punto dei sistemi dissuasori che possano ridurne il numero delle catture accidentali.”

La razza maltese, il pesce porco e tre specie di pesce angelo pescate principalmente come catture accidentali nello strascico di fondo sono classificate come Criticamente in Pericolo, così come  lo squalo mako e lo smeriglio, sono catturati sopratutto dai palangari e commercializzati per la carne e le pinne. Il grande diavolo di mare e lo squalo grigio sono classificati In Pericolo, mentre la verdesca, spessa vittima del finning (la pratica che rimuove le preziose pinne dello squalo rigettandone in mare la carcassa) è considerata Vulnerabile all’estinzione nel Mediterraneo.
Per raggiungere l’obiettivo di salvaguardia degli squali e dei pesci cartilaginei più in generala, e a cancellare dall’immaginario collettivo l’idea che siano come “macchine mangiatrici di uomini” alimentata da tanti libri e film commerciali, sono previste attività di diverso tipo: sia concrete di conservazione come ad esempio la promozione dell’uso degli ami circolari e lo sviluppo di un sistema per ridurre la mortalità di squali elefante, sia di sensibilizzazione.
Per giugno sono stati calendarizzati 3 incontri, in collaborazione con la Capitaneria di Porto delle marinerie in cui si svolgeranno gli eventi, per presentare il progetto e coinvolgere tutti i portatori di interesse, tra cui i pescatori e le Forze dell’Ordine che lavorano a mare.IL secondo incontro  si farà ad
 ad Olbia il 26 giugno 2012, alle ore 16.00, presso la sede della Capitaneria di Porto; quello a Porto Torres il 28 giugno 2012, alle ore 16.00, presso il Museo del Mare messo a disposizione dal Comune.

Meteo