martedì 19 giugno 2012


Il consiglio comunale  di ieri è stato un consiglio abbastanza tranquillo , tranne qualche intervento che lo ha movimentato . Dei 17  punti all’ordine del  giorno solo tre  ne  sono stati discussi durante  tutta la mattinata. A  portar via il tempo  gli interventi  dei  consiglieri  che avevano presentato le interrogazioni , comunicazioni ed interpellanze . Fra queste  quelle dei  consiglieri Guccini e Montella , Olivieri  , Tollis e Zanchetta . Quella che  però ha tenuto  banco  è stata la richiesta  da parte del consigliere Gaetano Pedroni  di parlare  dell’acqua non potabile , infatti lo stesso  consigliere ha  chiesto al sindaco notizie sugli atti e sulle certificazioni che gli avevano fornito l’ufficio tecnico comunale, provenienti dall’Asl, ma anche  di questo , trialometano cosa è stato fatto, da dove proviene, quali sono le azioni messe in atto per eliminare questo problema. Dal canto  suo il sindaco intervenendo sull’argomento della non potabilità dell’acqua, sollevato  dal consigliere Gaetano Pedroni,ha confermato che nell’ultimo rapporto della  Asl è apparso per la prima volta a maggio il trialometano nell’acqua che scorre nelle condotte di La Maddalena. Ammettendo , quindi ,che il problema esiste e che  va risolto . Ma nello stesso tempo , lancia una ciambella di salvataggio da tenere in acqua << fino a quando  non arriveranno i dati di giugno , per capire se realmente  questo trialometano sarà ancora presente . Ma soprattutto  bisogna verificare  se davvero i due potabilizza tori funzionano a dovere ,una volta  che del problema è competente ed anche responsabile  solo ed esclusivamente  Abbanoa >>.Pedroni anche dai banchi del consiglio si è chiesto perché tutte le località vicine hanno l’acqua potabile al rubinetto e a La Maddalena manca da nove anni, e perché furono spesi 11 milioni di euro per un’opera che non ha mai funzionato.Ecco , quindi , perché porterà avanti una battaglia per scongiurare che La Maddalena continui a non avere l’acqua potabile, salvaguardando però tutti quei cittadini che, giustamente secondo Pedroni , hanno pagato l’acqua al 50% perché non è potabile.Per questo ha a annunciato   una class action sul problema che avrà come riferimento il Tribunale di Cagliari”. Peone

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