e trattazione in
Consiglio Comunale ai sensi dell’art.46 del Regolamento.
La
Maddalena 05.11.2013
Spett. li
SINDACO DI LA MADDALENA
ASSESSORE ALLA CULTURA
DIRIGENTE AREA TECNICA
loro sedi
Egregi,
Il sottoscritto Consigliere Comunale Luca Carlo Montella,
ai sensi dell’art. 46 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale di La Maddalena, presenta la seguente Interrogazione con richiesta di
risposta scritta e trattazione al prossimo Consiglio Comunale.
PREMESSO
In occasione della cerimonia di
commemorazione dei defunti si è potuto apprendere che molte delle sepolture nei
colombari, circa 300, saranno a breve oggetto di estumulazione; sulle lapidi
interessate si sono potuti leggere gli estremi della Ordinanza del Sindaco
(prot. 14023, numero 30 del 31.10.2013) che ha assunto tale decisione;
CONSIDERATO
Che fra dette sepolture moltissime hanno
oggettive valenze storiche, sia per la loro lavorazione, sia per la natura
dell'epitaffio;
RITENUTO
Che storico è anche il valore di certi
personaggi ivi sepolti, isolani e non, spesso distintisi in fatti d'arme tra la
Prima e la Seconda guerra Mondiale, o in episodi di fine ottocento, segnando la
storia della nostra comunità, delle nostre provenienze e di quei cittadini che
hanno dato la vita, pur senza perire in guerra, per la patria;
APPURATO
Che storico è anche il tessuto
architettonico nel quale dette sepolture sono inserite, ovvero i colombari, i
quali racchiudono di fatto le prime sepolture cittadine;
ASSODATO
che meritevole di salvaguardia si
ritiene essere anche la tecnica dell'inserimento delle sepolture in un
imponente muro di granito, nonché la lavorazione dei marmi, delle lapidi, delle
iscrizioni e delle incisioni di corredo;
TENUTO CONTO
Che, dopo la pessima decisione di
sopprimere il cimitero storico isolano, prima collocato ove ora (non) sorge
l’Opera Pia, demolizione avvenuta se non si erra nel 1948, la nostra comunità
ancora paga il costo culturale, e che non si comprende perché, a distanza di molti
anni, si voglia ancora segnare la storia isolana con una decisione davvero non
condivisibile;
OSSERVATO
Che in detti colombari sono peraltro
tumulate salme, e collocate lapidi, che provengono dal vecchio cimitero,
continuando un percorso storico che sarebbe ingiusto interrompere
VALUTATO
Che dopo la decisione del Parroco
dell’epoca non meritiamo una amministrazione politica che cancelli
definitivamente la memoria storica isolana, storia incastonata nella fattura
stessa delle lavorazioni, spesso uniche nel loro genere perché eseguite da
mastri scalpellini, come pure l’iscrizione tombale che racchiude in il peso
della sepoltura.
RITENUTO
Che mai come ora sono attuali e
condivisibili le affermazioni di chi si esprimeva dicendo che “il danno compiuto allora è irreparabile e
che nostro dovere di oggi è evitare che si ripetano azioni simili ed al
contempo valorizzare quello che si è serbato sino ad oggi preservandolo e
conservandolo nel miglior modo possibile”, e che “l’epilogo
di quella deliberazione ... tanto insensata quanto priva d'effetti che ha
privato il nostro patrimonio storico ed umano delle più antiche e care memorie
della nostra comunità isolana”, meriti il dovuto approfondimento.
TENUTO CONTO
Che tale imprevidente decisione cancellerebbe
il valore culturale e di comunità che quella parte del cimitero rappresenta,
con le sue tipicità rappresentate anche dai cognomi di famiglie in molto casi
ormai scomparsi dal panorama odierno, veri e propri antenati che è importante
far “sopravvivere” nella nostra odierna e futura memoria.
CONSIDERATO
Che si era sentito parlare, in ambito
della maggioranza, della costruzione di nuovi loculi, ma che di ciò nulla si
sente più, segno evidente che anche tale annunciata iniziativa debba recepirsi
come una mera promessa, posto che altrimenti non si spiegherebbe la decisione
di procedere a dette estumulazioni se non per la mancata disponibilità di
loculi
RITENUTO
Che della materia avrebbe dovuto essere
interessato preventivamente l’intero Consiglio Comunale, cui spetta decidere in
materie così importanti per la comunità, anziché provvedere con una ordinanza
sindacale
Ciò premesso e ritenuto, sicuro di
essere interprete del comune senso di avversione a detta decisione di tutti i
cittadini,
CHIEDO
di sapere, con urgenza:
a) che sorte ha avuto la progettazione
dell’ampliamento del Cimitero;
b) se della decisione assunta dal
Sindaco con l’ordinanza in parola, sia stata interessata la Soprintendeza
competente e con quali risultati, portando a conoscenza di ogni atto che sia
riguardante e connesso;
c) se non ritengano il Sindaco e
l’Assessore alla Cultura opportuno soprassedere e revocare detta ordinanza per
le obbiettive ragioni indicate in premessa.
d) se non ritengano opportuno che di
detta materia e decisione sia investito tutto il Consiglio Comunale.
Cordiali saluti.
Luca C Montella - consigliere