venerdì 29 novembre 2013

ALLUVIONE - INTENSIFICATE RICERCHE DISPERSO SU FOCE RIO POSADA



- La situazione nei territori colpiti dall’alluvione è sotto controllo, come pure lo stato degli interventi di sostegno alla popolazione, che rimangono costantemente monitorati dalla sala operativa della Protezione Civile della Regione Sardegna. Permane, tuttavia, grande attenzione anche in considerazione del moderato rischio determinato dal maltempo che dovrebbe intensificarsi nel fine settimana.  A Olbia, rimane attivo il Centro operativo comunale (COC) che si aggiunge alle altre strutture avviate dai sindaci per la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione a Posada, Galtellì, Dorgali, Orosei, Irgoli, Siniscola, Onanì, Bitti e Torpè. Rimane aperto il CCS di Nuoro. Le ricerche di Giovanni Farre, 62 anni, operaio di Bitti disperso a Onanì (Nuoro), proseguono, invece, senza sosta. Gli uomini dell’Ente Foreste e del Soccorso Alpino coordinati dai Vigili del Fuoco, stanno intensificando le ricerche e nella mattinata di oggi stanno ispezionando accuratamente, il terreno circostante la foce del Rio Posada, anche con l’aiuto di alcuni mezzi per il movimento terra. Situazione stabile, invece, sul fronte aiuti alla popolazione: Protezione Civile ed Ente Foreste continuano a supportare le aziende agricole che hanno fatto richiesta per essere rifornite di balle di fieno offerte anche dai privati. Per quanto concerne strade e ponti, anche stamattina è in fase di ripristino l’argine di protezione del Rio Posada a Torpè e la strada di accesso dall’acquedotto di Olbia che probabilmente sarà ultimata entro la giornata di oggi. Prosegue senza sosta anche il rifornimento di acqua potabile e per uso domestico a Dorgali, Lodè, Orosei, Irgoli e Oliena dove sono dislocate le autobotti dell’Ente Foreste, mentre a Orosei, Bitti, Torpè e Olbia sono presenti quelle da 25 e 14 mila litri dei Vigili del Fuoco. Pressoché stabili, invece, le notizie sul fronte degli evacuati che in base alle ultime verifiche rimangono 632, dei quali, 419 che hanno trovato accoglienza autonomamente in abitazioni private e 213 assistiti in strutture di accoglienza.

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