martedì 26 novembre 2013

L'IMU per l'arsenale va allo stato e non al comune

L’ex Arsenale di La Maddalena fa da scenario all’ennesimo paradosso tutto italiano. Questa volta è l’IMU a far emergere una profonda contraddizione di fondo. Qualche mese fa la regione Sardegna ha versato nelle casse del comune la considerevole cifra di 472.166 euro quale quota IMU per la proprietà del complesso che doveva ospitare le riunioni del G8. Ma subito dopo si accorge di un grossolano errore: trattandosi di capannoni industriali la cifra doveva essere pagata allo stato e non al comune così come prevede la normativa nazionale. A quel punto dei funzionari in panico fanno partire da Cagliari in tutta fretta una nota che diffida il comune ad utilizzare tale cifra e a versarla immediatamente al ministero delle finanze. L’amministrazione isolana quindi si vede passare sotto il naso la consistente somma che istantaneamente viene ritirata dalla lunga mano dello stato. Sembra però che questo passaggio non sia del tutto indolore per il comune, in quanto il temporaneo accreditamento potrebbe avere dei risvolti negativi nei complicati saldi di finanza pubblica, soprattutto per il famigerato patto di stabilità.  <<Si tratta dell’ennesima beffa- tuona il consigliere di opposizione Massimiliano Guccini che ha sollevato l’argomento, -ora i maddalenini possono tranquillamente affermare che le strutture ex G8 oltre a non aver dato neanche un posto di lavoro non hanno fruttato al comune neanche un euro di tributo. Mi chiedo come sia stato possibile considerare quelle strutture capannoni industriali produttivi visto lo stato di abbandono in cui si trovano. Ad oggi rappresentano solo un grande sperpero di denaro pubblico visto che si stanno sgretolando giorno dopo giorno sotto gli occhi di tutti. E la Regione ci deve pagare anche l’IMU allo Stato.>> Insomma un gioco delle tre carte a cui assistono i maddalenini sempre più spazientiti che all’orizzonte non vedono profilarsi nessun cambiamento.Peone 

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