|
In questo momento e' fondamentale fronteggiare l'emergenza e,
contemporaneamente, creare i presupposti che accompagnino la Sardegna nel suo
percorso di ripresa dall'alluvione che ha danneggiato non solo le persone, i
luoghi e le infrastrutture, ma anche l'immagine dell'isola. Da Olbia, dove in
queste ore sta visitando il centro di coordinamento dei soccorsi, il presidente
della Giunta, Ugo Cappellacci, ha ribadito il suo sostegno agli operatori del
settore turistico riuniti in citta per il 7^ meeting "Turismo: un futuro fra
difficoltà e segnali di ripresa". "E' fondamentale rialzarsi e guardare al
futuro, concentrarsi su quelle possibilità e opportunità che consentono alla
nostra isola sofferente di risollevarsi. Dopo la tragedia, si deve guardare alla
ripresa, a come fare nuova economia. Per questo al turismo, assieme ad altri
comparti produttivi, deve essere assicurato il massimo supporto che consenta di
riprendere posizioni sul mercato e riconquistare competitività".
Al meeting
annuale con i vari attori del sistema turistico sono intervenuti amministratori
locali, docenti universitari, rappresentanti di società di gestione
aeroportuale, operatori di compagnie marittime e di consorzi turistici. In
particolare, sono emersi segnali di ripresa delle presenze straniere
nell’Isola. Dall’inizio di quest’anno sino a tutto ottobre, secondo gli ultimi
rilevamenti effettuati dal Sired (il sistema di raccolta ed elaborazione dati
dell’assessorato del Turismo), gli arrivi e presenze di turisti provenienti
dall’estero sono praticamente quasi la metà del totale (47,5%). Nella provincia
gallurese, addirittura, gli stranieri superano sia negli che nelle presenze
(circa 200 mila in più) gli italiani. E, nella sola città di Olbia, gli arrivi
dall’estero sono superiori a quelli degli italiani, mentre le presenze sono
quasi pari (circa 250 mila sia da fuori confine che dalla Penisola). Sono solo
alcuni dei dati forniti durante il convegno dall’assessore del Turismo Luigi
Crisponi, che, inoltre, ha evidenziato che “sino a tutto settembre le presenze
nelle strutture ricettive isolane erano circa 9 milioni e 200 mila. Considerato
che ottobre – ha aggiunto - rispetto alla straordinaria e drammatica ondata di
maltempo che ha imperversato da metà novembre a oggi, è stato, invece, un mese
contrassegnato dal bel tempo e proficuo da un punto di vista turistico e
sommando i dati dei visitatori che mediamente raggiungono la Sardegna nel fine
anno, nel 2013 ci attesteremo sulle 10 milioni e 500 mila presenze circa. Cifra
che ricolloca l’Isola nella posizione che le compete nell’ambito del turismo
internazionale, dopo tre stagioni di sofferenza coincidenti con la grave crisi
economica globale, e che è destinata a crescere ulteriormente nel
2014”.
Oltre al
trend di crescita degli stranieri (confermato anche dall’indagine sul turismo
internazionale diffusa dalla Banca d’Italia nei giorni scorsi), che testimonia
come il mercato turistico in entrata nell’Isola stia mutando rapidamente, e le
previsioni sui numeri di fine stagione, un altro elemento interessante emerso
durante il convegno è quello della durata del soggiorno, che contrariamente a
quanto accadeva sino a qualche anno fa, è pressoché identico sia per gli
italiani (prima propensi a una sola vacanza lunga) che per gli stranieri e che
spesso si articola in più ‘short – break’ nel corso dell’anno.