La bambina deceduta ieri all’ospedale di Olbia è morta per una sepsi meningococica, da meningococco di tipo B, uno
shock settico che non ha lasciato scampo alla piccola di tre anni: questo
l’esito degli accertamenti eseguiti questa mattina dal medico legale di Sassari.
“La
bambina, così come comunicatoci dal medico legale che ha effettuato il riscontro
diagnostico, è morta per una sepsi meningococica di
sierotipo B: uno shock settico che si caratterizza per la rapidità con cui
evolve. La piccola ha iniziato a lamentare i primi sintomi solo nel pomeriggio
di domenica; la famiglia si trovava a Santa Teresa e si è rivolta subito alla
Guardia Medica, dopodiché si è recata all’ospedale di Olbia; intorno all’una la
famiglia è arrivata al Pronto Soccorso e dopo circa un’ora è stata diagnostica
la morta della piccola. L’Infezione del meningococco B è particolarmente
invasiva e aggredisce soprattutto gli infanti nei primi anni di vita. Il
batterio della meningite, spesso contenuto nel naso e nella bocca di portatori
sani, si diffonde per via aerea e si trasmette attraverso le secrezioni nasali;
nei soggetti con un sistema immunitario più debole colpiti da un batterio molto
virulento, si assiste ad una evoluzione rapida, con un esito nefasto. Purtroppo
questo potrebbe essere il caso”, spiega Tonino Saba,
direttore del Servizio di Igiene Pubblica della Asl di Olbia
Tra
ieri e oggi gli operatori del Servizio di Igiene pubblica della Asl di Olbia
hanno assistito un centinaio di persone e sottoposto a profilassi antibiotica una
ottantina, quelle che sono entrate a stretto contatto con la bambina, si
tratta di compagni di scuole, insegnanti, parenti e il personale medico che si è
occupata della bambina, morta nella notte tra
domenica 01 e lunedì 02 dicembre, intorno alle due del
mattino.
La bambina di
3 anni frequentava il primo anno di una scuola d'infanzia privata di Olbia, è
arrivata, accompagnata dai genitori, al Pronto Soccorso del Giovanni Paolo II
con febbre alta e uno stato soporoso - comatoso. Tutti i tentativi dei medici,
anche rianimatori, sono stati inutili: la bambina è morta dopo circa un’ora dal
suo ingresso all’ospedale. Sin da subito si è pensato ad una
sospetta meningite.
“L’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha “liberato” a giugno
il vaccino per il meningococco di tipo B, consentendone quindi la produzione e,
in seguito, la commercializzazione; dalla prossima settimana dovrebbe esser
consegnato alle Aziende Sanitarie. Da quando il vaccino sarà disponibile,
invitiamo la popolazione ad aderire alle campagne di vaccinazione o ad
acquistarlo direttamente e sottoporre i
bambini al vaccino. Come Azienda Sanitaria, dal 2007 abbiamo iniziato a
vaccinare i bambini nati dal 2006 per il meningococco di tipo C, si tratta di un
vaccino facoltativo e fortemente raccomandato; i genitori stanno aderendo
favorevolmente alla campagna di vaccinazione (si tratta di circa 1.400 bambini
vaccinati all’anno); questo, presumibilmente, ha consentito, nel tempo, di
ridurre la diffusione del batterio di tipo C e aumentando le difese immunitarie
dei bambini. Speriamo, una volta che il vaccino sarà disponibile sul mercato, di
ottenere lo stesso anche per il batterio B”, conclude
Saba.