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"Lo Stato centrale si deve pronunciare sulla nostra
rivendicazione per la modifica del codice doganale europeo e proseguire il
percorso per il riconoscimento della zona franca integrale della Sardegna". Lo
ha dichiarato il presidente Ugo Cappellacci, durante il suo intervento allla
manifestazione per la zona franca organizzata dall'associazione "Oz...ieri
domani". "Siamo pronti a firmare come Giunta - ha evidenziato Cappellacci- anche
la diffida promossa dai movimenti al fine di mettere in mora e richiamare alle
loro responsabilita' politici e funzionari che non danno all'isola le risposte
che aspetta da troppo tempo. Questa battaglia e' 'sorella' - ha aggiunto il
presidente - delle altre questioni ancora aperte con il Governo di Roma, come
quella relativa al patto di stabilita'. Su quest'altro aspetto, considerato che
le sentenze della Corte Costituzionale gia' ci hanno dato ragione e che una
legge recente imponeva all'esecutivo nazionale di riscrivere con noi il vincolo
entro il termine di 120 giorni disatteso dal Governo, siamo pronti ad una nuova
diffida che questa volta chiami a rispondere direttamente della loro inerzia le
persone fisiche che stanno danneggiando la Sardegna e i sardi. Anche per
ottenere quanto dovuto per la vertenza entrate - ha ricordato Cappellacci -
abbiamo dovuto ottenere una sentenza della Corte Costituzionale e inviare
l'ufficiale giudiziario con 's'atu de intima" a Palazzo Chigi. Su tutte queste
battaglie - ha concluso - se vogliamo dare piu' forza a rivendicazioni che
appartengono a tutti i sardi e non a questa o a quella fazione politica, abbiamo
il dovere di anteporre il bene comune all'appartenenza partitica".