


Non era ancora sorta l’alba sull’isola quando Mauro Pili deputato di Unidos era già pronto ad entrare per la seconda volta all’interno dell’ex arsenale . Lo ha fatto con la solita tecnica , attraversando un passaggio
libero sempre aperto ( chissà perché ) nel rione del Vaticano per poi raggiungere il sito di fronte al mein conference , abbastanza lontano, dove venerdi per un corto circuito era partito un fuoco che ha bruciato il tetto e ha messo in tilt le batterie che sostengono i pannelli solari . Attraversando l’ex arsenale , nessuno lo ha fermato ed è quindi piombato all’improvviso all’interno del locale dove era partito il fuoco . Ai suoi occhi si è presentato uno spettacolo spettrale centinaia di lastre del tetto che sono volate sparse ovunque , fuliggine ovunque , odore acre , ma anche personale che stava spostando tutto <<modificando la scena
dl reato – ha detto Pili -, perché è un reato che riguarda la mancata manutenzione. La realizzazione di una struttura che vola, vuol dire che a La Maddalena è stata costruita una struttura che in questo modo viene
distrutta con il vento : >> E’ preoccupato Pili quando di fronte alla stampa ,attacca le istituzioni << E’ incredibile che il cantiere non sia stato sequestrato. E’ incredibile pensare che ci sia stato, dentro, una struttura costata centinaia di milioni, un incendio, che stia letteralmente deflagrando, e non è intervenuto un soggetto che abbia posto sotto sequestro quello che sta avvenendo. Quindi l’appello nostro è alla
Magistratura perché intervenga subito, in quanto qui ci sono gli estremi di reati che debbono essere perseguiti. Stiamo parlando di una struttura costata 380 milioni di euro che non può in alcun modo essere lasciata in questa maniera.>>Non ci sta Pili a pensare che subito stanno modificando le condizioni
all’interno della struttura, anche perché tutto questo non è assolutamente accettabile ,sia per la gravità che per il luogo dell’incendio, ma soprattutto per la messa in sicurezza del cantiere che si trova in un centro abitato e tanto meno la sicurezza interna a questa struttura non può essere lasciata nelle mani dell’impresa.Pili è un fiume in piena e per finire lancia l’ultimo suo pensiero <<non ci convince la coincidenza con la denuncia fatta quattro giorni fa qui a La Maddalena con quello che successo ieri. Non ci convince. Nel senso che c’è una coincidenza talmente grave rispetto a una denuncia fatta anche per la segnalazione alla Corte dei Conti di quello che è successo. Quindi è evidente che si sta cercando in qualche modo di far venire meno le prove di quello che è avvenuto- La magistratura intervenga per valutare se ci sono le condizioni per mettere sotto sequestro questo cantiere e valutare tutti gli errori progettuali, gli errori realizzativi, la mancata gestione, la mancata manutenzione di questo
patrimonio. Questo lo chiediamo con determinazione e con forza>>Peone