martedì 31 marzo 2015

I Riformatori lanciano Cagliari Lab 2016.

Un nuovo progetto e una nuova classe dirigente per  salvare Cagliari da una  interminabile agonia che sembra non darle speranza. Per questo chiamiamo a raccolta i cagliaritani che amano la loro città e vogliono farla rinascere. Ci rimbocchiamo le maniche assieme ai nostri concittadini”
(
. Oltre 600 persone che hanno stipato ieri sino all'inverosimile i locali dell'ex Spazio Newton, tante facce nuove, ma sopratutto grande entusiasmo e “maniche rimboccate” nella mega convention dei Riformatori cagliaritani che ha dato l'avvio al "CAGLIARI LAB 2016", la officina di idee e di progetti per cambiare la faccia della città che è il cuore della nuova sfida della Cagliari che non si rassegna.
I lavori sono stati introdotti dalla coordinatrice cittadina Noemi Migliavacca e dal consigliere comunale Giorgio Angius che hanno presentato un breve video con una malinconica passeggiata davanti ai "gioielli sprecati" della città: dal relitto dell'ex Ospedale Marino all'edificio abbandonato della Caserma Ederle di Calamosca; dal relitto del Padiglione Nervi alle cubature senza strategia della Fiera Campionaria; dal monumento all'inutilità del Terminal Crociere alla ex Manifattura Tabacchi, al Carcere di Buoncammino, all'ex Ospedale Militare, al San Giovanni di Dio, all'Anfiteatro romano.
Davanti agli occhi dei moltissimi cagliaritani presenti sono poi passate le immagini del rudere di palazzo Aymerich e del portico Laconi, degli eterni lavori in corso nel Bastione di Santa Caterina, della inaccessibile passeggiata coperta. Il cerchio si è chiuso con le eloquenti immagini dell'abbandono di Tuvixeddu (con le inquietanti foto del cantiere del megatunnel viario), del degrado delle ex aree militari di Monte Urpinu e con il contrasto tra la bellezza del parco di Molentargius e il suo attuale stato di abbandono.
Il desolante tour nella "Cagliari abbandonata" ha suscitato l'intervento di Fabrizio Canetto, cagliaritano e assessore a Selagius, che ha sottolineato come ormai la capitale della Sardegna debba sapersi identificare con  la sua area vasta e programmare di conseguenza il proprio futuro. Il medico Piergiorgio Bolasco ha ricordato come, senza sviluppo, diventa impossibile persino sostenere i bisogni di salute della popolazione, mentre Alessandro Palomba e Maria Francesca Abis hanno sottolineato la necessità dell'impegno dei giovani e delle donne, per una sfida di modernizzazione che non può più attendere neppure un istante.
Ha infine preso la parola il deputato cagliaritano Pierpaolo Vargiu, con un intervento appassionato, che ha affondato il coltello senza troppi fronzoli: "La nostra città è moribonda: senza un'idea strategica, senza una vocazione chiara, senza una scommessa sul futuro, Cagliari è destinata ad una interminabile agonia. L'assenza di innovazione e di opportunità - ha continuato il Presidente della Commissione Sanità della Camera- crea il deserto del lavoro e dell'occupazione che è oggi il vero dramma di Cagliari e della Sardegna, la oggettiva certificazione che la classe dirigente di questa città, di questa Regione, da sola non ce la fa più!
Questo è solo il primo, grande appuntamento - ha concluso Vargiu- da domani lavoriamo sul progetto, chiamiamo a raccolta “chi ci sta” e diamoci un nuovo, megappuntamento per il 15 di giugno: non stiamo arruolando Nembo Kid, né un altro Supereroe, ma tanta gente “generosa e laboriosa”, disponibile all'impegno in prima persona, che faccia partire CAGLIARI LAB 2016, il laboratorio di cittadini, di idee e di progetti che aiuti a mettere insieme, oltre le diversità, tutti i cagliaritani che non si rassegnano”.

Meteo