domenica 8 marzo 2015

Incendio nell’ex arsenale

 
Ci sono volute piu’ di tre ore prima che il fuoco fosse domato dai vigili del fuoco accorsi  all’interno dell’ex arsenale nella struttura della sala esposizioni, dove in occasione dell’apertura dell’ex arsenale  si erano sistemati in negozi per presentare la loro merce, situata a pochi metri dalla main conference realizzato dall’architetto Stefano Boeri per il G8 del 2009. Un lavoro  difficile da parte dei vigili che hanno dovuto combattere  non solo contro le fiamme ed il fumo , ma soprattutto contro il vento che ancora spira abbastanza teso sull’isola . L’incendio si è sviluppato probabilmente a causa di una lamiera che  volata per 
il forte vento  è andata  a perforare la batteria provocando una scintilla che ha coinvolto altri pannelli come pure la coibentazione del tetto che ha  provocato un fumo nero intenso per il quale i vigili hanno dovuto rallentare il loro intervento . Le difficoltà maggiori sono arrivate per lo spegnimento delle fiamme che si sono sprigionate ovunque anche  per il forte  vento che  disturbava l’intervento  e che ha coinvolto una zona di circa 100 mq sul bordo della copertura rivolta a est.Le fiamme partite appunto dalla scintilla provocata dopo aver perforato la batteria si sono sviluppate velocemente all’interno del padiglione andando poi a bruciare il tetto dal composto da pannelli fotosensibili .Infatti in quel sito ci sono 4 batterie con 
pannelli fotovoltaici , ogni batteria è formata di circa 28 pannelli , alcuni divelti e sparsi per tutto il comprensorio altri quasi completamente bruciati .  Alle ore 12 circa il tetto è stato bonificato , ma dopo il controllo definitivo i vigili del fuoco sono dovuti intervenire nuovamente , perché le fiamme alimentate sempre dal forte vento hanno ripreso a bruciare la parte opposta di levante , per la quale  ci sono volute 
altre due ore per domare l’incendio .Una fatalità questa  che va messa in evidenza dopo le polemiche  che  si sono sviluppate dopo il blitz dell’onorevole Mauro Pili , che è riuscito ad entrare all’interno dell’ex 
arsenale senza che  nessuno l’avesse fermato , come hanno fatto al contrario ieri con la stampa che non è Stata fatta entrare .  Lo stesso nella sua relazione aveva descritto la situazione affermando  <<con report  anche fotografico, che aveva rilevato già l'assenza dei pannelli, che ieri avrebbero provocato l’incendio ,ì>> Confermando che  avrebbe sporto denuncia e presentato il tutto alla corte dei conti -Intanto la regione dopo quasi un anno di dialogo e di trattativa  chiede al governo una decisa iniziativa politica per impedire che il progetto di rilancio della Maddalena crolli definitivamente.<<Il fatto odierno – è scritto in una nota -rende urgente una iniziativa molto forte.Il rilancio della Maddalena è stato bloccato prima dal trasferimento all’Ac


























quila del G8, poi dalla scoperta della pessima politica che stava dietro l’uso improprio della protezione civile nazionale per accelerare i progetti al di fuori di ogni controllo e dalla conseguente indagine della magistratura. Il Comune con la collaborazione della Regione sta invece facendo avanzare il completamento delle bonifiche a suo tempo non fatte, la cui mancanza è una delle cause dello stesso contenzioso tra Mita e Protezione Civile. La Regione è fuori da tutte queste vicende. Tuttavia è disponibile a farsi carico della soluzione del problema, fatte salve le responsabilità accertate e da accertare. Ma non può far pagare due volte ai sardi i danni provocati dalla cattiva politica prima e dai contenziosi giudiziari poi. Quindi ora chiede al Governo di contribuire con una iniziativa forte a sbloccare una situazione che ogni giorno diventa più insostenibile.>>Peone

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