martedì 17 maggio 2016

Cossa (Riformatori)

: una Asl unica per mettere fine a sprechi e corruzione nella sanità. La commissione scelga la nostra proposta, quella della Giunta è un pasticcio
 «La Asl unica va fatta e anche velocemente, perché è l’unico modo che ha la Sardegna per garantire ai sardi servizi efficienti senza sprechi e clientele». Lo ha affermato il coordinatore regionale dei Riformatori Sardi Michele Cossa, che ha illustrato alla Commissione sanità del consiglio regionale la proposta di legge presentata due anni fa dal suo gruppo.
«Una proposta – ha detto Cossa – che per due anni è rimasta nel cassetto della commissione. Ci auguriamo che dopo aver perso due anni di tempo il Consiglio scelga il  nostro come testo base. Quello arrivato dalla Giunta regionale è un pasticcio, pieno di illegittimità che rischiano di vanificare lo sforzo riformatore. La sanità assorbe metà del bilancio regionale, e troppe di quelle risorse vengono spese in modo irrazionale o disperse in sprechi e duplicazioni quando non addirittura in corruzione. Invece nemmeno un centesimo dev’essere sottratto alla sua finalità precipua, che è quella di garantire a tutti i cittadini diritto alla salute. Centralizzare e razionalizzare l’uso delle risorse umane e gli acquisti è l’unico sistema per porre fine alla degenerazione del sistema, che costringe ogni anno migliaia di persone ad andare a curarsi in altre regioni italiane. È assurdo che i medesimi prodotti e servizi vengano pagati in modo diverso nelle diverse parti dell’Isola, e che si continuino ad assumere dipendenti amministrativi di dubbia utilità quando chiudono reparti o parti di essi perché mancano gli infermieri. Quello che è successo da quando le Asl sarde sono state commissariate è semplicemente vergognoso».
Secondo Cossa, «a responsabilità di questo grava interamente sulla Giunta e sulla maggioranza che ha nominato i commissari e che, con la sua acquiescenza, ha incoraggiato comportamenti tutt’altro che virtuosi, con pratiche clientelari diffuse».

Il coordinatore regionale dei Riformatori spiega che «è importante che gli operatori del sistema si sentano pienamente coinvolti nel processo di riforma, anche introducendo meccanismi di premialità che incoraggino tutti a rendere ai cittadini un servizio migliore dal punto di vista qualitativo e più efficiente e tempestivo; ed espellano progressivamente tutta quella zavorra che invece il sistema lo appesantisce fino a renderlo inefficace. Solo così i cittadini potranno riacquistare fiducia verso il sistema sanitario sardo, che presenta ampie aree in cui viene offerto un servizio di grande qualità grazie alla dedizione degli operatori, ma anche zone grigie che devono essere assolutamente eliminate».

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