sabato 20 maggio 2017

“Ecco cosa facciamo”






Questo il titolo dei due incontri organizzati dal gruppo Emergency La Maddalena, uno nel Salone Consiliare, per il pubblico adulto, uno all’Istituto Superiore , per le terze e quarte del nautico e del liceo. L’occasione è stata offerta dalla presenza, a La Maddalena, di due medici espatriati di Emergency che hanno lavorato per oltre dieci anni in Afghanistan e in Cambogia. Un chirurgo ortopedico, il dottor Alberto Landini  e una oculista, la dottoressa Elena Gilardi;  entrambi hanno raccontato la loro lunga ed eccezionale esperienza, sia nei luoghi di guerra, sia dove la guerra ha lasciato effetti disastrosi, come le mine antiuomo, prodotte per provocare ferite soprattutto ai bambini, che spesso le confondono per giocattoli. L’ingegneria di guerra ha creato armi mostruose, non solo per gli effetti immediati come le armi e le   bombe, ma anche per danneggiare la società civile e impedire che si risollevi dalle devastazioni che qualunque guerra provoca. Un bambino senza braccia o senza gambe sarà un adulto impossibilitato a lavorare e soprattutto diventerà un peso per le famiglie, già provate dalla miseria e dagli stenti. Il principio di Emergency, ribadito a più riprese durante gli incontri, è quello di far valere i diritti delle persone, primo fra questi, il diritto alla cura, che deve essere gratuita e di alta qualità. L’impegno dell’Associazione è anche quello di diffondere una cultura di pace, con la consapevolezza che nessuna guerra ha mai risolto problemi. Sia il pubblico  adulto, sia quello scolastico hanno seguito con grande interesse le testimonianze dei relatori.peone

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