Emergenza suicidi, nel Forum della Confesercenti
“Occorre fare rete tra il mondo delle imprese
e del lavoro, e tutte le istituzioni”. È stata questa l’accorata richiesta
emersa dai partecipanti al Forum “Emergenza suicidi”, promosso stamane a
Cagliari dalla Confesercenti Sardegna. I lavori, coordinati dal presidente
regionale della Confederazione, Marco Sulis, hanno visto la qualificata
presenza di rappresentanti del settore credito, della consulenza
tecnico-amministrativa, della sanità e del volontariato, quest’ultimo
rappresentato da don Marco Lai, responsabile della Caritas di Cagliari, in
prima linea nell’offrire un aiuto (sia in termini di pasti caldi, sia di posti
letto) a tante persone indigenti. “Gente normale, che magari lavora ma non ha i
soldi per pagare l’affitto e le bollette, o comunque non riesce ad arrivare a
fine mese. Gente insospettabile. Figurarsi il disagio di chi il lavoro non ce
l’ha proprio e non sa dove andare, a chi chiedere, con chi sfogarsi”, ha
spiegato don Lai.La commercialista Maria Cristina Sacchi, consulente della
Confesercenti Sardegna, ha elencato una serie di strumenti utili per le imprese
in crisi. “Esistono ma vanno messi in campo e, soprattutto, adeguatamente
finanziati e resi operativi”, ha precisato. Augusto Contu, direttore del
Dipartimento di Salute mentale della Asl 8, ha ricordato che “il lavoro è una
delle basi fondanti della nostra società: senza di esso, crolla l’autostima
soprattutto nelle persone più fragili. Non è utile, anzi risulta dannoso,
psichiatrizzare questo fenomeno perché si tratta di un contesto del tutto
particolare: non parliamo di persone malate che presentano determinate
patologie mentali. Le nostre strutture tuttavia possono offrire consulenza e
supporto (per esempio con i gruppi d’ascolto), affiancando le Associazioni di
categoria. Non dimentichiamo poi che, accanto all’imprenditore o al lavoratore
in difficoltà, c’è sempre una famiglia che soffre quel disagio, basta vedere
che cosa è accaduto a Civitanova Marche”.Massimo Diana, psichiatra e direttore
del Ser.D. di Cagliari, ha aggiunto che “la perdita di autostima e la vergogna
compaiono con una certa facilità, in particolare negli individui al di sopra
dei 45-50 anni che perdono il lavoro e, spesso, ricorrono all’alcol o ad altre
sostanze nel tentativo vano di evadere la realtà, dimenticare i problemi. Il
dramma di chi è tagliato dal mercato del lavoro è un fenomeno in espansione”.Davide
Marcello, vicepresidente della Confesercenti provinciale di Cagliari, ha
sottolineato che “l’80 per cento delle aziende che hanno a che fare con
Equitalia non appare in grado di far fronte ai debiti fiscali. Allora mi
chiedo: come possiamo cogliere i sintomi o i primi segnali delle persone che
manifestano intenzioni suicide, perché disperate per la situazione economica
della loro azienda o della famiglia? E come possiamo intervenire?”.Una risposta
l’ha data il presidente regionale Marco Sulis: “La Confesercenti è pronta sin
da oggi ad offrire tutto il supporto tecnico, attraverso il Numero Verde
800-011731, operativo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13. Per quanto
riguarda il supporto psicologico, possiamo soltanto indirizzare le persone che
si dicono disponibili verso le strutture competenti delle Asl. Ma accogliamo le
proposte fatte da tuti i protagonisti del Forum, per muovere i primi passi
verso una rete regionale trle istituzioni coinvolte, a vario titolo, in questo
dramma sociale. È poi auspicabile che la classe politica faccia per intero la
sua parte”.