lunedì 29 aprile 2013

Varo Penelope


 

Potrebbe considerarsi un avvenimento normale , mentre invece potrebbe assumere un carattere  diverso da quello  che  normalmente non avviene . Si tratta  del varo  di una barca della marina militare italiana “ Penelope ”  che è stata rimessa in sesto  dal cantiere navale Caprera  dei fratelli  Del Giudice , che l’hanno presa in consegna  dal mese  di dicembre e varata appunto ieri  tra la gioia  del comandante  delle scuole sottufficiali Claudio Gabrini  e dell’ufficiale responsabile navale del circolo ufficiali .Un varo silenzioso  che  potrebbe però cambiare quelle che sono le aspettative che  si riferiscono alle aziende che lavorano in questo campo . Lo ammette il comandante Gabrini , quando afferma che le scuole sottufficiali dell’isola , sono il centro  di eccellenza veliche della marina militare, come è stato detto dal capo di stato maggiore ,  e pertanto << ne consegue  che , nonostante le ristrettezze economiche del baget a disposizione la marina  , ha avuto  per La Maddalena un occhio di riguarda  per quanto riguarda le imbarcazione  di altura  come quella varata  ieri  “ Penelope “per i lavori da effettuare sempre  nei cantieri della zona , una volta che le professionalità sono sul territorio . La volontà è quella di valorizzare queste professionalità , anche perchè la marina ha fatto uno sforzo condiviso con il cantiere per riuscire a trovare un prezzo ed il costo del lavoro che andasse bene ad entrambi .>> E cosi è stato , infatti , i lavori esterni sono stati eseguiti dal cantiere navale Caprera  Del Giudice , mentre  quelli interni , proprio per le ristrettezze economiche , verranno terminati dalle maestranze delle scuole sottufficiali . Gongola , assieme al figlio , nipote e operaio, il responsabile Gioacchino Del Giudice che ha visto coronare  il lavoro con il varo a mare  avvenuto  proprio di fronte  al cantiere,, della nave Penelope  rimessa a nuovo che è scivolata  dolcemente  in acqua  per poi essere trasferita nella baia  del circolo ufficiali  . << Non è la prima barca che  lavoriamo, anzi  sono state tante , che sono dislocate in tutto il mondo , Grecia  ,America ed anche  nella penisola . Questo  vuol dire  che  il lavoro ben fatto paga sempre . Sono contento della  scelta  della marina  averci dato la possibilità di poter lavorare  per tutto l’inverno , su una barca  che ha cambiato  tutto il fasciame  e la coperta per essere rinnovata , dopo tanti anni di messa a mare . Un pensiero lo rivolgo a mio fratello Gino  che , purtroppo , non ha avuto la fortuna  di poter vedere terminato il lavoro  che  avevamo tracciato insieme : >> Subito  dopo il varo ,il comandante Gabrini ha brindato  per il buon viaggio che  farà l’unità ora che  ritornata a mare.Peone







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