mercoledì 2 settembre 2015

Cala Gavetta flop, cresce il porto privato


La Maddalena, la marina gestita dal Comune registra un meno 9%. Crescono del 7% le richieste per Cala Mangiavolpe
Invia per email
Stampa
LA MADDALENA. I primi dati del turismo nautico evidenziano luci ed ombre del settore. Mentre crescono del 7 per cento gli ormeggi per il porto di cala Mangiavolpe, gestito da privati, scendono del 9 per cento quelli del porto comunale di Cala Gavetta. Di fatto entrambe le strutture hanno un alto potenziale attrattivo in termini turistici, i diportisti quest'anno hanno invaso le marinerie. Il flop del porto di Cala Gavetta passa sotto la lente dell'amministrazione.
«La chiave di lettura deve essere tecnica prima che politica – spiega l'assessore alla Portualità, Fabio Lai -. Sono mancati i maxi yacht fino a 60 metri, mentre soprattutto imbarcazioni da 15-16 metri hanno occupato i posti riservati a quelle lunghe fino a 20 metri. Questo ha influito sul calo degli incassi, ma non c'è stato un calo di appeal né nei confronti del nostro paese né della nostra marineria». A Cala Gavetta il Comune gestisce 150 posti barca. La maggior parte, 110 posti, è riservata alle imbarcazioni da 12 a 20 metri. 30 sono i posti per quelle da 10 metri, 8 per quelle superiori ai 35, 3 per le unità oltre i 60 metri. Al vice sindaco e assessore alla Portualità di La Maddalena il presidente della rete dei porti sardi, Franco Cuccureddu, ha da poco conferito la delega ai rapporti internazionali con gli altri porti. «Valorizzare il porto della Maddalena in Europa rientra fra le priorità dell'amministrazione – dice Lai -. Il meno 9 per cento registrato sul fronte degli ormeggi è un segnale da non sottovalutare. Aggiunto ad altri importanti indicatori ci suggeriscono la strategia da attuare: aggredire i mercati internazionali con una massiccia azione di marketing, aggiungere servizi, migliorare quelli esistenti. E modificare il regolamento comunale, adeguandolo alle nuove esigenze del comparto». L'assessore è ottimista e fiducioso nel rilancio. «Anche con i suggerimenti degli addetti ai lavori, dei cittadini e con la preziosa collaborazione del dirigente comunale del settore, l'amministrazione è convinta che riuscirà ad attuare importanti migliorie al porto di Cala Gavetta per farlo decollare». Alessio Barbosa, titolare di una parte della Marina Cala Mangiavolpe, spiega come mai il porto gestito dai privati, che si trova a levante della banchina Amendola, abbia registrato un dato positivo per gli ormeggi: più 7 per cento. “Faccio questo lavoro da quasi 13 anni, negli ultimi quattro ho investito molto sulla promozione. Ho assunto personale qualificato, in possesso della patente nautica per aiutare i clienti nelle fasi di ormeggio. C'è anche chi parla 5 lingue, oltre all'italiano: inglese, francese, spagnolo, tedesco e russo. Ho allungato gli orari per la prestazione dei servizi: dalle 8 alle 22». Ogni anno Barbosa fa conoscere il nome della sua azienda nei principali saloni internazionali delle nautica, da Genova alla Costa Azzurra. «Il rapporto costo e qualità dei servizi è un'altra componente importante – commenta -. Nei cosiddetti mesi di bassa stagione i pontili rischiano di rimanere vuoti, faccio un prezzo concorrenziale conveniente, ma non sottocosto». 62 dei 120 posti disponibili sono riservati ai residenti maddalenini, un'altra ventina a chi lascia tutto l'anno la barca ormeggiata al pontile. «In media da maggio a settembre faccio tra i 700 e gli 800 contratti – dice Barbosa –. Il turismo nautico costituisce senza dubbio uno dei volani dell'economia per la nostra isola. Il segreto è gestire bene un porto.
Fornire tutti i servizi necessari. Qui mancano i servizi igienici, ad esempio. Sono anni che inoltro le richieste in Comune, non mancherò di chiedere anche alla nuova amministrazione, è importante che ascolti e vada incontro alle esigenze degli addetti ai lavori».

Meteo