martedì 29 settembre 2015

Saremar, Cossa (Riformatori): no al licenziamento dei lavoratori. La Giunta intervenga subito



“No al licenziamento dei lavoratori della Saremar. La Giunta non può stare a guardare mentre tante famiglie vengono gettate sul lastrico”. Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, che ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore dei Trasporti.
“Il diritto al trasporto nelle isole minori, così come la sorte dei 167 lavoratori interessati, - dice Cossa - non può essere trattato come un generico problema dei trasporti isolani ma deve essere affrontato come argomento prioritario e di straordinaria importanza per la Sardegna. Ii lavoratori stanno difendendo non solo il loro posto di lavoro e la dignità delle 167 famiglie che di tale reddito possono vivere, ma anche il diritto al trasporto degli abitanti nelle isole minori”.
Secondo Cossa, il licenziamento dei lavoratori Saremar, “non può passare e deve vedere la pubblica amministrazione impegnata nella difesa dei livelli occupazionali attuali. La Giunta regionale ha un atteggiamento bipolare quando non contesta i licenziamenti della Saremar, giustificandosi con l'inesistenza di alternative alla gara internazionale ed alla privatizzazione, ma continua a finanziare Abbanoa per evitarne la bancarotta. Il trasporto marittimo tra le isole non può considerato “trasporto locale”, in quanto anche il Piano regionale dei trasporti impone di garantire i collegamenti, in qualunque condizione di domanda e di tutela di uno schema tariffario che tenga conto degli aspetti sociali dei residenti e di sviluppo economico legati al turismo”.
Il coordinatore regionale dei Riformatori ne è convinto: “La Giunta deve urgentemente approfondire l'attuale situazione dei collegamenti effettuati dalla Saremar, con particolare attenzione ai livelli occupazionali ed alle ricadute economiche sul territorio isolano, valutando con la dovuta attenzione la soluzione di una gestione pubblico-privata (51% pubblico) coinvolgendo l’Azienda Arst  che già garantisce i trasporti via terra”.

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