giovedì 21 aprile 2016

LEGGE FORESTALE, PIGLIARU E SPANO: RIFORMA ATTESA, CONIUGA TUTELA AMBIENTALE E SVILUPPO ECONOMICO

  "La Legge forestale è un nuovo traguardo per la Sardegna intera. La Giunta e la maggioranza hanno fatto un grande lavoro di sintesi, avendo sempre in mente l'esigenza di tutelare l'unicità del nostro straordinario ambiente boschivo e di valorizzarne la produttività. Un'altra riforma che la Sardegna attendeva da tempo, chiusa con grande accuratezza e in tempi brevissimi, nel rispetto del nostro cronoprogramma delle riforme che procede con passo spedito" afferma il presidente Francesco Pigliaru da Bruxelles, dove sta presiedendo l'ottava riunione della commissione Enve, commentando l'approvazione del Consiglio regionale della “Legge forestale della Sardegna” proposta dall'Esecutivo e presentata questa mattina alla stampa.
Sottolinea l'importanza del momento anche l'assessore della Difesa dell'Ambiente Donatella Spano: "L'Isola, sinora unica regione ancora priva di una normativa regionale organica, ha adesso un impianto innovativo che consentirà di pianificare con precisione e attuare una gestione sostenibile del patrimonio forestale in piena linea con i principi nazionali ed europei”. Spazio, inoltre, a un approccio partecipativo con la previsione di un nuovo organo: la Consulta regionale per le politiche forestali di cui faranno parte enti locali, associazioni ambientaliste, organizzazioni imprenditoriali di settore e organizzazioni sindacali.
LA LEGGE. La normativa, strutturata in 55 articoli e sette titoli, si basa sui principi di multifunzionalità e di gestione sostenibile del patrimonio forestale sardo, pari a 1,2 milioni di ettari, che occupa oltre metà del territorio isolano e ha un’estensione di gran lunga superiore al valore medio nazionale ed europeo. L'esponente della Giunta Pigliaru sottolinea che il settore viene finalmente riconosciuto strategico e la legge dà forte rilevanza alle specificità del territorio regionale. “Il riordino della materia – spiega la titolare dell'Ambiente – porta con sé un cambiamento culturale, sociale e politico senza precedenti perché abbraccia una tutela del patrimonio forestale connessa allo sviluppo economico e occupazionale. Potranno nascere forme associative della gestione forestale e verranno ottimizzati i lavori forestali e le filiere produttive che si originano dai prodotti del bosco”. La nuova normativa prevede un rafforzamento del ruolo delle autonomie locali con piani di assestamento forestale per la gestione dei boschi pubblici e un ruolo attivo dei soggetti privati nella gestione delle risorse delle foreste. Grande spinta viene data alla valorizzazione economica dei beni e dei servizi del bosco attraverso il miglioramento dei processi di filiera.
LA SEMPLICAZIONE. La legge contempla la semplificazione degli iter amministrativi connessi alla gestione delle risorse forestali. Per rendere più semplice ed efficiente il rapporto fra il cittadino e l’amministrazione pubblica, vengono ricondotte a una sola autorità amministrativa, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, le procedure relative all’imposizione del vincolo idrogeologico. Al fine di consentire all’utente di interfacciarsi con un ente unico, la richiesta di autorizzazione paesaggistica sarà raccolta e trasmessa dal Corpo forestale all’autorità competente. In caso di trasformazione del bosco viene introdotto il “rimboschimento compensativo”: qualora il rimboschimento non fosse possibile tecnicamente, è previsto il versamento di una somma che i Comuni possono utilizzare per le opere di miglioramento forestale e ambientale.
IMPRESE E FILIERE. Viene istituito l’Albo delle imprese forestali al quale possono iscriversi le imprese, le cooperative e i consorzi che operano nel settore forestale. Sono individuati gli obiettivi della Regione finalizzati a favorire la nascita di forme associative di gestione forestale legate alle attività vivaistiche, alla gestione faunistica e a promuovere la costituzione di consorzi forestali tra soggetti pubblici e privati. Promossi il sostegno alle attività selvicolturali, la valorizzazione delle filiere di produzioni legnose, foresta-sughero, foresta-prodotti non legnosi e l’incentivazione della certificazione forestale quale strumento di promozione, qualificazione e valorizzazione. Per quanto concerne specificamente la filiera del sughero, viene riconosciuto il valore strategico del comparto sughericolo, con un sostegno alla produzione di maggior qualità e alla certificazione, alle partnership pubblico – private e con l'approvazione programma straordinario pluriennale per lo sviluppo della sughericoltura.
AGENZIA FORESTAS. Tra le novità, il rilancio dell’attività dell’Ente foreste. Per la gestione delle risorse forestali nascerà infatti l’agenzia Forestas. Avrà nuovi compiti istituzionali relativi alle politiche ambientali di tutela del territorio: dalla tutela della biodiversità al contrasto ai cambiamenti climatici, dalla difesa dei sistemi forestali e silvo-pastorali ai rischi ambientali, fino alla valorizzazione produttiva, turistico ricreativa e culturale del prezioso patrimonio naturale della Sardegna. Un amministratore unico assumerà le funzioni attualmente svolte nell’Ente foreste dal presidente e dal consiglio di amministrazione. Tale scelta comporterà un risparmio notevole di spesa e processi decisionali più celeri. Un ruolo propositivo e consultivo sarà svolto dal comitato territoriale, composto da quattro sindaci indicati dal Consiglio delle Autonomie locali e dall’assessore dell’Ambiente, per raccordare l’attività di gestione dell’Agenzia al sistema delle autonomie locali garantendo la necessaria rappresentatività territoriale.

Meteo