Un salvagente
della Costa Concordia è stato rinvenuto questa mattina nei pressi di Cala
Andreani da un gruppo di operai del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La
Maddalena impegnati in azioni di monitoraggio. La sera del 13 gennaio 2012 la
nave che stava completando una crociera nel Mediterraneo s’inabissò nei pressi
dell’Isola del Giglio causando la morte di 32 passeggeri e numerosi feriti. Lo
scorso 16 settembre sono partite le operazioni di recupero del relitto che sono
ancora in corso. Il salvagente, ritrovato nei pressi di Cala Andreani
sull’Isola di Caprera, ha compiuto un lungo percorso trasportato dalle correnti
fino a raggiungere l’Arcipelago.
«Un oggetto che
rappresenta un doppio valore simbolico – commenta il Presidente Giuseppe
Bonanno - da un lato il ricordo indelebile di un momento tragico con un forte
carico emotivo per tutta la comunità nazionale. Dall’altro, la forza del mare
che con la sua forza trasferisce anche a distanza di tanto tempo i prodotti
dell’uomo e della sua attività. Un oggetto che testimonia l’irresponsabilità e
in qualche modo la debolezza dell’uomo nel suo rapporto con la natura e la sua
capacità di controllo su questa».


