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- In una fase difficile per la nostra economia, le nostre imprese pagano un
prezzo alto alla crisi. Ciò vale in particolare per un'isola dove i costi di
produzione sono più elevati rispetto ad altre realtà. Per uscire dalla crisi e
affrontare la sfida della globalizzazione stiamo puntando su fattori non
delocalizzabili, su ciò che si può trovare in Sardegna e non in altri luoghi.
Per questo la lotta all'abusivismo e alla contraffazione devono essere una
priorità per tutti gli attori del sistema. La qualità della vita che proponiamo,
nelle sue varie forme, ai mercati internazionali, non può essere sostituita da
una "non qualità" derivante dal fenomeno della contraffazione, della
falsificazione e dell'abusivismo. Al danno diretto causato al nostro mercato si
somma un effetto a catena che si riverbera su tutto il sistema economico, con
effetti negativi anche sul piano occupazionale. Le imprese sane hanno bisogno di
non essere più ostacolate perché un sistema burocratizzato, sottoposto ad una
pressione fiscale eccessivo rappresenta un terreno fertile per coloro i quali
vanno alla ricerca di scorciatoie illegali. La Regione condivide la necessità di
un'armonizzazione delle diverse fonti normative. Sulla scia del protocollo
siglato con le Forze dell'Ordine e con i sindaci dell'area vasta e la
Prefettura, riteniamo che si debba proseguire il cammino intrapreso su scala
regionale.