giovedì 7 agosto 2014

Province, il Senato approva la cancellazione delle Province

Province, il Senato approva la cancellazione delle Province dalla Costituzione ma la Sardegna è ancora al palo
la Giunta Pigliaru e il Pd vogliono continuare a mantenerle artificialmente in vita per farci votare tra otto mesi. Saremo l'unica regione italiana che ha abolito le Province ma che continua a farle esistere
Cossa (Riformatori): basta con la politica che sperpera i soldi dei cittadini

"Tra otto mesi i sardi torneranno a votare per le ex Province perché la Giunta regionale e il Pd si rifiutano di approvare la legge che trasferisce competenze e funzioni. Oltre il danno, la beffa: i sardi hanno abolito le Province ma se le dovranno comunque tenere sino al 2020, pagando presidenti, assessori e consiglieri provinciali. Tutto questo mentre il Senato ha votato la modifica del Titolo V che cancella dalla Costituzione la parola Province". Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.
"Nostro malgrado - prosegue Cossa - la Sardegna sta per diventare la barzelletta d'Italia: i sardi sono stati i primi ad abolire le Province con i referendum due anni e tre mesi fa, ma il Consiglio regionale sia nella passata legislatura sia in questa si ostina a non approvare la legge che trasferisce le competenze delle ex Province ai Comuni. Questo fatto porterà i sardi tra otto mesi a dover votare nuovamente per il rinnovo dei Consigli provinciali, mantenendo in pedi sino al 2020 strutture costose e inutili che gli elettori hanno cancellato. Uno scandalo vero e proprio, che dimostra quanto sia resistente al cambiamento il partito trasversale dei conservatorismi".
Ma, aggiunge il coordinatore regionale dei Riformatori, "noi non ci fermeremo e faremo di tutto, con tutti i mezzi che i regolamenti e le leggi ci mettono a disposizione per evitare l'ennesima brutta figura di una politica che usa l'autonomia sarda per continuare a fare ciò che vuole a dispetto del volere dei sardi".

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