lunedì 30 ottobre 2017

PESCA ABUSIVA DI RICCI



Questa mattina, 30 ottobre, gli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Olbia hanno individuato e sanzionato un pescatore abusivo di ricci di mare -a Porto San Paolo, all’interno dell’Area Marina Protetta di Tavolara – Capo Coda Cavallo.
La segnalazione è pervenuta direttamente dal Presidente dell’Area Marina Protetta ed immediatamente il Direttore marittimo, Capitano di Vascello Maurizio TROGU, ha disposto l’uscita via mare della Motovedetta CP2216 e via terra di una pattuglia specializzata.
Il personale, appena giunto in zona, grazie alla collaborazione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna, ha localizzato il pescatore ancora in acqua intento al recupero delle ceste con i ricci appena pescati, accertando e contestando una serie di violazioni. 
La persona, infatti, stava pescando senza la prevista autorizzazione dell’Area Marina Protetta, ma soprattutto in tempi vietati, atteso che la pesca al riccio di mare non è stata ancora aperta.
Tale controllo ha permesso di scongiurare un danno ambientale poiché le colonie di echinodermi sono in grande sofferenza in tutti gli areali del Mar di Sardegna ed è un elemento che, per la salvaguardia dell’ambiente e per la sostenibilità futura della filiera, non può essere trascurato.
 Si è proceduto pertanto a sequestrare circa 500 esemplari di riccio di mare (Paracentrotus lividus) per violazione della relativa disciplina di cui al Decreto Regionale, al Regolamento dell’A.M.P., nonché al D.Lgs n°04/2012 in materia di pesca, perciò, è stato elevato un verbale amministrativo per l’ammontare complessivo di € 4.000.
Successivamente, è stata effettuata la certificazione della specie ittica e la verifica di vitalità del pescato che è stato restituito al proprio habitat mediante la reimmissione in mare all’interno dell’ Area Marina Protetta.
L’attività posta in essere si inquadra in una più ampia serie di controlli ambientali e sulla filiera ittica posti in essere quotidianamente dal personale della Capitaneria di Porto di Olbia e proseguirà nelle prossime settimane per la tutela della salute pubblica e della fauna marina, vigilando sulla corretta applicazione della normativa in materia di pesca al fine di reprimere eventuali altre attività illecite.



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OLBIA 30/10/2017
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