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All'indomani del 70 anno dal bombardamento a La Maddalena e a due settimane
dalla ricorrenza del 25 Aprile, un'importante occasione di riflessione sul tema
della Memoria, promossa dalla prof.ssa Marina Spinetti dell'associazione Asibiri, è
stata presentata ieri nel salone consiliare
di La Maddalena , di fronte ad un pubblico privilegiato, quali gli alunni delle classi quinte dell'Istituto
superiore che hanno potuto intervistare
il 95enne Vittore Bocchetta, antifascista, deportato nel lager di e scampato
miracolosamente alla morte. Il “ ragazzo “ 95enne dopo aver presentato un
filmato che lo ha visto
protagonista in alcuni passaggi da quando è stato arrestato il 4 luglio del 1944, a
Verona, dai fascisti ,ha risposto alle
tante domande che gli studenti hanno
proposto .<<Sono qui perché vecchio a 95 anni , ma anche perché i miei
compagni sono tutti morti e per difendere , soprattutto ,la verità che è quella che ho io e non gli altri . La
storia è stata scritta da chi ha vinto e non dalla verità . Per fortuna che
oggi siamo in una democrazia che è
riuscita a sopraffare la dittatura impossibile da dimenticare >> E’ un
fiume in piena il “ ragazzo “ quando spiega che la democrazia è diventata molta
demagogia << e via all’aneddoto “ le rane avevano chiesto il re” , mentre
invece sono riusciti ad avere una biscia che è quella che abbiamo ,essendo questa una deformazione di quello che
noi sognavamo >>;: Io sono di
quegli ultimi rimasti di quel tentativo
di fare una vera democrazia che è la degenerazione della “politia” che predicava Aristotele . Sono intimidito
dal successo che ho avuto con questi studenti che mi hanno commosso .E prosegue confermando, un episodio quando
ha preso la prima sbornia di vernaccia che l’ha reso completamente astemio ,
essendo stato a La Maddalena da quando
aveva tre anni , perché suo padre il comandante
del Genio militare nel 1924 .La sua verità è testimoniata da un
documento scritto dai tedeschi per la memoria che sarebbe la sua vicenda di resistente , che porta dietro in tutte le
sue conferenze non solo in Italia ma
anche in Germania e Francia . perché con questo sistema è la maniera giusta
di diffondere la verità.<<Credo
che in occasione di queste ricorrenze – afferma Marina Spinetti - ci sia troppo
dun pericoloso scivolare nelle cerimonie e nelle ritualità pomposa della
Memoria. In incontri
come questo in cui i giovani sono attori
si può pensare di dare un futuro alla Memoria .Ho conosciuto Bocchetta perché
militiamo entrambi nell'associazione Asibiri per l'ecologia dell'informazione e
credo che la Sardegna debba qualche riconoscimento in più a questo suo
figlio>>Peone