giovedì 11 aprile 2013

Vittore Bocchetta scampato miracolosamente alla morte rispopnde aglòi stuidenti


 

: All'indomani del 70 anno dal bombardamento a La Maddalena e a due settimane dalla ricorrenza del 25 Aprile, un'importante occasione di riflessione sul tema della Memoria, promossa dalla prof.ssa  Marina Spinetti dell'associazione Asibiri, è stata presentata ieri nel salone consiliare  di La Maddalena , di fronte ad un pubblico privilegiato, quali  gli alunni delle classi quinte dell'Istituto superiore  che hanno potuto intervistare il 95enne Vittore Bocchetta, antifascista, deportato nel lager di e scampato miracolosamente alla morte. Il “ ragazzo “ 95enne dopo aver presentato un filmato che lo ha  visto protagonista  in alcuni passaggi  da quando è  stato arrestato il 4 luglio del 1944, a Verona, dai fascisti ,ha  risposto alle tante  domande che gli studenti hanno proposto .<<Sono qui perché vecchio a 95 anni , ma anche perché i miei compagni sono tutti morti e per  difendere , soprattutto ,la verità che  è quella che ho io e non gli altri . La storia è stata scritta da  chi ha  vinto e non dalla verità . Per fortuna che oggi siamo in una democrazia  che è riuscita a sopraffare la dittatura impossibile da dimenticare >> E’ un fiume in piena il “ ragazzo “ quando spiega che la democrazia è diventata molta demagogia << e via all’aneddoto “ le rane avevano chiesto il re” , mentre invece sono riusciti ad avere una biscia che è quella che  abbiamo ,essendo questa una deformazione  di quello che  noi sognavamo >>;: Io sono di quegli ultimi  rimasti di quel tentativo di fare una vera democrazia che è la degenerazione della “politia”  che predicava Aristotele . Sono intimidito dal successo che  ho avuto  con questi studenti  che mi hanno commosso  .E prosegue confermando, un episodio quando ha preso la prima sbornia di vernaccia che l’ha reso completamente astemio , essendo stato a La Maddalena da quando aveva tre anni , perché suo  padre il comandante del Genio militare nel 1924 .La sua verità è testimoniata da un documento scritto dai tedeschi per la memoria che sarebbe la sua vicenda  di resistente , che porta dietro in tutte le sue conferenze non solo in Italia  ma anche in Germania e Francia . perché con questo sistema è la maniera   giusta di diffondere la verità.<<Credo che in occasione di queste ricorrenze – afferma Marina Spinetti - ci sia troppo dun pericoloso scivolare nelle cerimonie e nelle ritualità pomposa della Memoria. In  incontri come questo  in cui i giovani sono attori si può pensare di dare un futuro alla Memoria .Ho conosciuto Bocchetta perché militiamo entrambi nell'associazione Asibiri per l'ecologia dell'informazione e credo che la Sardegna debba qualche riconoscimento in più a questo suo figlio>>Peone


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