"Il centrodestra attacca per coprire il nulla che ha caratterizzato la sua legislatura, un nulla che nel settore della sanità ha registrato soltanto calma piatta e ambiguità". L'assessore della Sanità Luigi Arru respinge i recenti attacchi del centrodestra come "interventi agostani" sui primi concreti atti della Giunta "che segnano finalmente l'avvio di un disegno di sistema in materia di sanità, solo e soltanto per mascherare la totale mancanza di concretezza e logicità nei cinque anni precedenti. Come mai, ad esempio, un importante esponente dei Riformatori, nel periodo del governo della sua maggioranza, non ha fatto sì che fossero approvati piano sanitario e la riorganizzazione, peraltro obbligatoria, della rete ospedaliera regionale? Avrebbe così potuto eliminare il presidio ospedaliero di San Gavino - incalza Arru - che ora considera tanto inutile, invece è rimasto in silenzio avallando di fatto le scelte della Giunta Cappellacci di cui allora faceva parte. Lo stesso esponente che anni addietro sosteneva che la vera assistenza sanitaria è pressoché solo quella ospedaliera e che criticava aspramente il rafforzamento dell’assistenza territoriale programmato, in coerenza con tutti gli studi e le linee di indirizzo in materia, dalla Giunta Soru". Non è giustificata, secondo Arru, neanche la rivendicazione di un qualche ruolo da parte di "un esponente di Forza Italia sui finanziamenti originati dal ciclo di programmazione 2007-2013, visto che la Giunta Cappellacci ha vivacchiato nell’illegittimità e nell’ambiguità di un rinvio continuo dei gravi problemi, ovviamente acuiti dalla totale assenza di programmazione e di scelte". Arru ricorda che con la delibera approvata nell'ultima seduta di giunta "è stata definita l’articolazione degli interventi di rilevanza strategica nel settore della sanità" con "due linee distinte di finanziamento: la prima da 135 milioni di euro per la realizzazione e l’ammodernamento di strutture di eccellenza delle due Aziende Ospedaliero Universitarie di Cagliari e Sassari; la seconda, con 152 milioni, prevede ammodernamento tecnologico e messa a norma dei presidi ospedalieri delle ASL della Sardegna. Il tutto, in tempi certi e colmando un vuoto che risale al 2008". L'assessore Arru sottolinea poi che le tanto auspicate e sollecitate - da parte dei Riformatori - dimissioni in massa dei manager Asl non hanno ancora avuto alcun seguito, ricordando che il centrodestra nel 2009 ha ipotizzato una mai realizzata riforma. Infine, riguardo alle recenti affermazioni sulla presunta illegittimità della delibera di Giunta del 17 luglio che impone l'indispensabile sospensione di atti aziendali incoerenti e fuori sistema, il titolare della Sanità ricorda che "la precedente maggioranza non si è curata delle regole vigenti in Sardegna che la stessa Giunta Cappellacci aveva dato in materia, il che la dice lunga su quanto la giunta Cappellacci tenesse al sistema sanitario regionale".