lunedì 22 febbraio 2016

CONTAMINATION LAB. PIGLIARU: "DIAMO CONTINUITÀ A CIÒ CHE FUNZIONA. RUOLO UNIVERSITÀ ESSENZIALE PER LO SVILUPPO"

 "Voglio fare i complimenti a chi ha creduto sin da principio a questa iniziativa, che oggi è diventata centrale nell'ecosistema generale innovativo della nostra regione". Lo ha detto il presidente Pigliaru questo pomeriggio, nell'Auditorium del Conservatorio, nel suo intervento introduttivo al Contamination Lab organizzato dall'Università di Cagliari. "Sono fondi europei spesi benissimo", ha detto Francesco Pigliaru ricordando che si tratta della programmazione 2007-2013. "Una scelta che  confermiamo per il 2014-2020, perché sì deve definanziare  ciò che non funziona, ma soprattutto dare continuità a ciò che funziona. Sono sempre di più le ragazze e i ragazzi che vogliono scommettere sull'impresa innovativa e il nostro ruolo è creare un clima in grado di favorire e accompagnare questa scommessa", ha proseguito il presidente della Regione illustrando le iniziative della sua giunta in questa direzione. "Esistono varie linee di bandi per aiutare un giovane a far partire un'impresa e accompagnarlo nella crescita. In più il nostro investimento sul venture capital, per attrarre investitori seri, conta dieci milioni che siamo pronti ad aumentare. Le imprese serie chiedono ad un territorio in primo luogo sicurezza e subito dopo competenze: ciò significa che l'Università ha un ruolo decisivo nelle prospettive di sviluppo. Su questo fronte corriamo grandi rischi", ha sottolineato Francesco Pigliaru, facendo riferimento ai parametri del Ministero per il calcolo dei finanziamenti, penalizzanti per gli Atenei del Mezzogiorno. "Sono un Presidente di regione che si vanta di avere un rapporto di grande lealtà con questo governo nazionale, in cui abbiamo fiducia, ma una politica di centro sinistra investe dove ci sono più problemi, per garantire pari opportunità a tutti, guardando non la bontà assoluta dei dati bensì la loro variazione virtuosa, cioè la capacità di migliorare la situazione esistente. Se qualche burocrate ministeriale ha inventato dei meccanismi sbagliati, che poi non sono stati sufficientemente controllati - ha concluso Pigliaru- è giusto che alziamo prima la mano e poi la voce per dire che non va bene e chiedere di rimediare".

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