mercoledì 19 luglio 2017

CONCORSI IN POLIZIA: VARGIU (RIFORMATORI) NO ALLA BEFFA PER I SARDI!




"Nel gennaio del 2015, finalmente il Parlamento ha eliminato i limiti di statura che impedivano a tantissimi sardi di entrare nelle forze dell'Ordine e nei VV.FF. La legge, sollecitata anche dalla Unione Europea, venne salutata con l'entusiasmo legato alla fine di una odiosa e ingiusta discriminazione, particolarmente dolorosa in Sardegna".
Lo sottolinea il parlamentare dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu, che ha rivolto un'interrogazione urgente al Ministro dell'Interno per segnalare come "nel dicembre 2015, e cioè quasi un anno dopo l'approvazione della legge, sia stato invece bandito un concorso per vice ispettore di Polizia che riportava ancora i limiti per statura”.
Venti giorni dopo il bando –continua Vargiu- veniva pubblicato il decreto con i nuovi parametri fisici per l'idoneità. Eravamo dunque tutti convinti che le visite mediche sarebbero state fatte secondo tali nuovi criteri, invece neppure per sogno, i giovani sardi sono stati falcidiati sulla base di norme che non esistono più!".
"Prima che i ricorsi al TAR costino soldi e credibilità al Ministero -conclude Vargiu- si riammettano dunque immediatamente i giovani ingiustamente esclusi, restituendo fiducia nelle istituzioni, che per avere il rispetto di tutti non possono, esse per prime, aggirare le leggi!".


INTERROGAZIONE URGENTE VARGIU, AL MINISTRO dell’INTERNO.
Il sottoscritto deputato Pierpaolo Vargiu,
Considerato che

In data 12.01.2015, il Parlamento ha approvato la legge 2/2015 che ha abolito i imiti di altezza di 165 cm per il sesso maschile e 161 cm per il sesso femminile, sino a quel momento adottato per consentire l'accesso agli organici delle forze dell'ordine e dei VVFF;

Tale provvedimento legislativo, molto sollecitato ed atteso, andava incontro a raccomandazioni europee in tale senso, ma soprattutto assecondava l'evidenza che suggeriva di modificare i requisiti fisici di tale specifica concorsualità in modo più moderno ed adeguato alle effettive esigenze delle professionalità di riferimento;

La legge 2/2015 demandava l'identificazione dei nuovi requisiti fisici di idoneità ad un successivo decreto, da trasmettere alle Camere per il necessario parere entro e mesi rispetto all'approvazione della norma;

Dopo un delicato e complesso iter formativo, il decreto attuativo della legge 2/2015 entrava effettivamente in vigore con decorrenza dal 13.01.2016, sostituendo il parametro di idoneità dell'altezza con la più ragionevole valutazione combinata dei requisiti relativi alla composizione corporea, alla forza muscolare e alla massa metabolica attiva;

Pochi giorni prima dell'entrata in vigore del decreto, il Ministero dell'Interno, in data 17.12.2015 pubblicava un bando di concorso per 320 posti di allievo vice ispettore di Polizia che, all'articolo 2, prevedeva ancora il possesso dei requisiti di altezza previsti dalla normativa che era stata appena cancellata;

I concorrenti che presentarono domanda di partecipazione a tale bando lo fecero dunque con la ragionevole convinzione che, nella successiva fase di valutazione concorsuale, l'idoneità fisica sarebbe stata automaticamente determinata sulla base dei nuovi requisiti discendenti dalla legge approvata quasi un anno prima e di imminente pubblicazione in GU;

Tali nuovi requisiti erano dunque pienamente vigenti nel momento in cui i concorrenti di tale concorso effettuarono effettivamente le prove di idoneità fisica;

Ciò nonostante l'amministrazione del Ministero dell'Interno non ha ritenuto di tenere conto delle nuove norme approvate e ha giudicato i partecipanti esclusivamente sulla base del requisito dell'altezza, escludendo così numerosi concorrenti che, all'atto della valutazione, erano pienamente idonei ai sensi della nuova normativa vigente;

Che tale anomalia della gestione di tale concorso rischia di ingenerare un vasto contenzioso nei tribunali amministrativi che, oltre a rallentare le stesse procedure concorsuali, rischia di comportare pesanti costi legali per l'amministrazione;

Che, al di là di qualsiasi interpretazione formale, dalla data di approvazione della legge 2/2015 (12 gennaio 2015) appare assolutamente chiara la volontà del legislatore di sostituire i previgenti criteri di idoneità fisica legata all'altezza con i nuovi, più adeguati parametri, effettivamente codificati in modo definitivo in data 13.01.2016 e cioè meno di un mese dopo la pubblicazione del bando per vice ispettore di Polizia e ben prima che iniziassero effettivamente le relative attività di selezione concorsuale;

Interroga il Ministero dell'Interno per sapere

Se non ritenga opportuno, in sede di autotutela, rivedere eventuali giudizi di inidoneità relativi al concorso per 320 posti di allievo vice ispettore di Polizia che fossero basati sul parametro fisico dell'altezza, riformulandoli sulla base della normativa introdotta dal Decreto del 13.01.2016, peraltro effettivamente vigente al momento dell'espletamento del concorso stesso.

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