martedì 14 gennaio 2014





Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Enrico Letta

E, p.c.:             Al Ministro della Difesa
Sen. Prof. Mario Mauro

Al Ministro degli Affari Esteri
On. Emma Bonino

Al Ministro dell’Ambiente
On. Andrea Orlando

Al Presidente della Giunta regionale della Sardegna
On. Ugo Cappellacci




Oggetto: richiesta di intervento per scongiurare l’ipotesi di stoccaggio di armi chimiche nell’Arcipelago di La Maddalena.


Illustrissimo Signor Presidente,
da notizie di stampa sempre più frequenti, comparse su quotidiani regionali e riprese da molti networks nazionali, si apprende che la Servitù Militare situata sull’isola di santo Stefano, nell’Arcipelago di La Maddalena, potrebbe essere individuata come sito di stoccaggio transitorio delle componenti dell’Arsenale di armi chimiche provenienti dalla Siria.
Le notizie di cui sopra trovano conferma nell’attività promossa dal Ministero della Difesa, di trasferimento di materiali bellici, da Santo Stefano al porto di Palau, ad opera della compagnia di navigazione Saremar, in linea tra l’isola di La Maddalena e la terraferma.
Nell’esprimere la netta contrarietà rispetto al compimento di questo disegno, mi permetto di sottoporre alla Sua attenzione alcune considerazioni.
L’Arcipelago di La Maddalena, Isola di S. Stefano compresa, è un’area di elevatissimo pregio ambientale, conclamatosi nell’istituzione del primo Parco Nazionale della Regione Sardegna e proiettato verso l’istituendo Parco internazionale delle Bocche di Bonifacio, tra Sardegna e Corsica. Inoltre  l’intera area geomarina dell’Arcipelago ricade all’interno del Santuario dei Cetacei, istituito in seguito ad un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco, e la stessa è ricompresa all’interno dell’elenco, stilato dall’Unione Europea, dei Siti di Interesse Comunitario (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS).
Sotto l’aspetto giuridico-amministrativo occorre invece ricordare che la Servitù è formalmente in attesa di essere rinnovata e che su questo procedimento gravano due pronunciamenti con cui il TAR ha accolto favorevolmente le motivazioni addotte dall’Amministrazione Comunale di La Maddalena contro il rinnovo della servitù; la questione, allo stato attuale, è sub judice presso il Consiglio di Stato per la decisione nel merito, avendo già, lo stesso Consiglio, riconosciuto che gli interessi rappresentati dalle parti sono equivalenti. A conferma di ciò, nella riunione del Comitato paritetico misto per le servitù militari (Co.mi.pa.) del maggio 2013, la componente civile dello stesso ha espresso parere contrario alla reimposizione della servitù.
Il Consiglio Comunale di La Maddalena, con un ordine del giorno nel Giugno del 2013, ha chiesto formalmente al Presidente della Giunta regionale, che legge per conoscenza, l’attivazione di un tavolo di concertazione per trovare una soluzione concordata e definitiva del problema.
Rammento infine che la Comunità di La Maddalena con il suo arcipelago ha già dato un contributo significativo nel quadro della difesa nazionale e internazionale, ospitando nel proprio territorio, per oltre 35 anni, un punto di approdo per sommergibili a propulsione nucleare della U.S. Navy, e che fra mille difficoltà e contraddizioni (mancato G8, opere realizzate e lasciate in preda al degrado e altre incompiute) sta cercando un rilancio dal punto di vista economico e sociale e anche sotto il profilo dell’immagine.
Certi di un positivo riscontro nei confronti della questione sollevata nella presente, si fa appello alla sensibilità delle autorità in indirizzo affinché l’ipotesi del trasferimento di armi chimiche sul territorio italiano, non veda interessato l’Arcipelago di La Maddalena.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti.



      Il Sindaco

ANGELO COMITI

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