giovedì 30 gennaio 2014

Taglio del costo della benzina, i Riformatori a Cappellacci: “Non lasciarci soli nel difendere il diritto di tutti i Sardi a mantenere in Sardegna le tasse sui Carburanti prodotti nella nostra Isola. Ora serve un tuo immediato e deciso intervento”
 Caro Presidente
Ieri, una qualificata rappresentanza dei Riformatori ha ottenuto un incontro con una folta delegazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, autorevolmente guidata dal Capo di Gabinetto del Ministro Saccomanni, il Consigliere Cabras.
Abbiamo chiesto l'incontro per porre con forza il diritto dei sardi a mantenere in Sardegna le tasse sulla benzina prodotta nella nostra Isola, come stabilito dal nostro Statuto e come ribadito all'unanimita' dal Consiglio Regionale con il comma  1 dell'articolo 1 della Legge Finanziaria regionale per il 2014, che prevede nuove entrate per la Regione per un complessivo importo intorno al miliardo di euro. Un miliardo di euro di soldi nostri, di cui abbiamo bisogno quanto l'aria che respiriamo, che potremmo usare per lo sviluppo e per la crescita della nostra terra!
La delegazione Ministeriale, composta tra gli altri da Paolo Puglisi, Direzione della legislazione tributaria e federalismo fiscale, Salvatore Bilardo, Ispettorato Generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni, Pasquale Di Maio, responsabile della Direzione centrale legislazione e procedure accise e altre imposte indirette, Francesco Frettoni, Capo Ufficio Legislativo Finanze, ha ovviamente sottolineato la necessita' che lo Stato garantisca il diritto di cittadinanza di tutti gli italiani, fungendo da elemento di equilibrio tra le diverse esigenze delle Regioni.
Condividendo il principio generale, la nostra delegazione ha pero' ribadito il necessario rispetto delle leggi che tutelano il diritto dei sardi e ha sottolineato la peculiarita'  della norma che riguarda la Sardegna, che specificamente si riferisce non soltanto alle imposte percette nel territorio regionale, ma anche a quelle maturate in Sardegna e riscosse altrove.
Riteniamo che la delegazione ministeriale abbia colto la assoluta peculiarita' della "situazione Sardegna" e si accinga a trattarla con la doverosa attenzione.
Certo, la battaglia non è affatto vinta: siamo anzi perfettamente consapevoli che sara' ancora lunga e difficile e richiedera' quella coesione operosa delle forze politiche, al di la delle logiche di schieramento, che in Sardegna e' sempre merce difficilissima da reperire...
E' per questo che noi Riformatori siamo convinti che, in questo momento, una forte iniziativa politica della Regione possa aiutare le autorità centrali a meglio valutare i diritti della  Sardegna, con particolare riferimento al disposto della Legge Finanziaria dello Stato per il 2007, che ha portato ad una radicale revisione della ripartizione fiscale tra Stato e Regione Sardegna.
Sottolinenando in particolare il contenuto del comma 834 dell’articolo 1 della L. n.296/2006, che introduce la nostra titolarita' sulle imposte “maturate”, invece che semplicemente “percette”,nel territorio dell’isola.
Alla luce degli esiti dell'incontro di ieri, noi Riformatori siamo dunque certi che un deciso e immediato intervento tuo e della Giunta sul Governo della Repubblica, prima che interessi obliqui possano rischiare di inquinare la corretta interpretazione della norma, possa essere decisivo per ottenere  il rispetto di uno dei principi basilari della nostra convivenza civile : chi inquina in Sardegna, quanto meno paghi le tasse in Sardegna!
Siamo certi che comprenderai la delicatezza del momento e siamo altrettanto convinti che non perderai neppure un istante per garantire tutta la forza e la autorevolezza del tuo intervento, adeguatamente supportato dalla competenza giuridica delle istituzioni regionali e dalla piena condivisione personale con cui, sin dall'inizio, tu hai garantito appassionata adesione alla nostra iniziativa, che e' nata ed e' sostenuta dalla sottoscrizione convinta di 102.000 sardi!


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