Tutta colpa di un fax intestato Saremar lasciato sulla
scrivania del Sindaco ad inizio mattina che confermava che il trtaghetto
Saremar avrebbe trasportato materiale esplosivo .Il pensiero va subito alla
armi chimiche siriane. Il ragionamento è semplice: si svuota la galleria del
materiale esplosivo rimasto per far posto alle pestilenze chimiche di Assad.
Subito viene autoconvocata una conferenza dei capigruppo del Consiglio.
L'intenzione è quella di ostacolare anche con la forza questa sciagurata
operazione convocando un consiglio comunale fuori la galleria bunker di Santo
Stefano. Partono frenetiche telefonate ai rappresentanti politici regionali
impegnati nelle piazze per la campagna elettorale.Ma intanto un numeroso gruppo
di persone si riunisce nel salone assieme al sindaco per decidere come si
poteva intervenire per ev itare il tutto . Arriva la notizia, che ha provocato
il caos ,dalla regione che autorizzav la Saremar al trasporto del materiale .
Alle 12 arriva un nuovo fax dalla Saremar: "Si comunica che a seguito di
disposizioni della Regione il trasporto di merci pericolose non verrà
effettuato." Troppo tardi. La notizia esce dal palazzo ed entra attraverso
Facebook nelle case dei maddalenini che si precipitano dal Sindaco. Angelo Comiti
si coordina con il Sindaco di Palau Francesco Pala, e decidono ugualmente per
un'adunanza di alcune centinaia di persone sul traghetto che doveva trasportare
le armi stivate nella galleria. Ci sono cittadini, studenti, amministratori e
diversi candidati in cerca di voti e visibilità. I sindaci dei due comuni
dirimpettai stringono simbolicamente un'alleanza contro la scelta scellerata di
stivare il malloppo chimico nel salotto di casa. Seguono al rientro nel salone
, dopo il sit in di fronte al traghetto,alcuni interventi tra cui quello di
Luca Montella, Per Franco Zanchetta e Claudio Tollis che fanno appello
<>Il sindaco di Palau Francesco Pala << I container che dovevano
arrivare a La Maddalena sono stati dirottati altrove, fuori Palau. Quindi,
almeno per oggi, non potrà essere effettuata questa operazione A noi, però, ci
interessa che il materiale venga portato via e non possa essere rimpiazzato.
Siamo qui perché questo problema riguarda anche noi. Noi non dobbiamo essere
separati. Noi abbiamo tante problematiche che dobbiamo in qualche modo
condividere, azioni che dobbiamo incentivare.>>Peone