sabato 26 marzo 2016

Buona Pasqua a tutti gli amici

Buona Pasqua a tutti gli amici 




Per avere tre foto come queste occorre avere una mente che pensi, come nella grande maggioranza del genere umano, infima minoranza di assatanati esclusa, poi occorre fermarsi ogni tanto per riflettere, e qui il numero si restringe, poi occorre conoscere le liriche di Salvatore Quasimodo, e qui il numero si restringe ancora, ma basta l’emozione del  sole che tramonta per tornare al numero iniziale, che tutti ci comprende.
E occorre anche essere al momento giusto (a Settembre, dopo la prima pioggia) a Porto Palma di Caprera.

Nella prima immagine ci sentiamo soli, non c’è nessuna presenza, sto tra gli altri ma sto solo, la luce non rischiara le ombre, tutto è bello ma non lo possiamo comunicare a nessuno.
Nella seconda immagine c’è calore, lo splendore dorato di questo attimo ci entusiasma e, sa di ricchezza, di successo, e allo stesso tempo ci ferisce, avvertiamo che potrebbe deluderci e cessare.
Arriviamo al terzo momento e capiamo che la scena termina, ma non c’è tristezza, c’è ancora luce che splende, e questa giornata è passata, con le gioie, con i dolori, con le speranze, con le delusioni. Chissà domani.

Il trittico, per come l’ho pensato prima delle foto, è l’emozione di una vita.

Tutte le Religioni che credono in un Dio, in un Altissimo, considerano che cessato il nostro cammino terreno, passeremo ad altra vita, ma nessuno sa quale. L’unica certezza che abbiamo è che per noi tutti ci sarà un tramonto terreno. Nessuno sa cosa c’è dopo.

È tempo di Pasqua: per gli Ebrei è la Pesach, noi traduciamo passaggio, ma è un passare oltre,  verso una liberazione, verso un Messia, verso un incontro con Dio,  per i  Cristiani è un passaggio verso la Resurrezione che porta a Cristo, che lo ha insegnato e vissuto nella sua condizione divina e umana; molti versetti del Corano ricordano la promessa di Resurrezione, uno dei principi fondamentali della Religione Islamica, che in altro periodo dell’anno ha la sua Pasqua al-adha la festa del sacrificio, che è la festa della fede assoluta, della sottomissione totale al volere di Dio, ricordando il sacrificio di Abramo, che per dimostrare la sua fede era disponibile a sacrificare il primogenito Isacco, poi sostituito con un agnello per volere di Dio (e Abramo e Isacco sono gli stessi degli Ebrei e dei Cristiani).
Io ho la fortuna di rispettare le coscienze altrui, di credere in Dio e di avere fiducia: per i valori spirituali che ci hanno uniti, riabbraccerò mia moglie e questo pensiero illumina il mio tramonto.

Queste foto sono dedicate ai credenti di tutte le Religioni, agli agnostici, agli atei: tutti abbiamo bisogno di star bene su questa terra, buon passaggio terreno a tutti.
Giancarlo HA COLLABORATO ANDREA

Ed è subito sera

Ognuno sta solo
sul cuore della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

 



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