mercoledì 21 maggio 2014

Ex San Raffaele di Olbia: pre-intesa tra la Regione Sardegna,

Ex San Raffaele di Olbia: pre-intesa tra la Regione Sardegna, la  Qatar Foundation Endowment e l’Ospedale Bambin Gesù
“Nella nostra proposta di governo ci siamo impegnati a dare risposte rapide e in tempi certi a investitori importanti. Quindi anche per l’ospedale ex San Raffaele di Olbia stiamo mantenendo quest’impegno, definendo con la  Qatar Foundation Endowment e l’Ospedale Bambin Gesù un  percorso armonico con il processo di riorganizzazione e razionalizzazione della rete ospedaliera della Sardegna. Lavoriamo per portare all’attenzione del Consiglio regionale, che nei tempi dati prenderà la decisione finale, una proposta soddisfacente per tutto il sistema regionale e di cui siano visibili i vantaggi potenzialmente notevoli per l’intera Sardegna. In questo percorso un ruolo importante è quello del Governo, che ha manifestato molto interesse e dovrà impegnarsi a facilitare l’inserimento armonico del nuovo ospedale nella nostra rete. Si tratta di una grande opportunità, un’importante occasione di crescita anche per il sistema della ricerca e delle Università sarde.” Così il Presidente della Regione Francesco Pigliaru commenta la pre-intesa stipulata tra la Regione Sardegna, la  Qatar Foundation Endowment e l’Ospedale Bambin Gesù (I.R.C.C.S.) per la “attivazione percorso ospedale e polo di ricerca nell’area territoriale della Gallura”.
Della pre-intesa definita dal Presidente Francesco Pigliaru e dall’assessore della Sanità Luigi Arru con gli investitori, fa parte integrante un cronoprogramma che stabilisce le tempistiche, fissando la data del 24 giugno per la conclusione del processo.
È stato attivato un tavolo tecnico sanitario per la specifica definizione dei contenuti dell’offerta e dell’attività dell’ospedale, secondo le necessità e le previsioni di sistema della rete regionale. Parallelamente viene  attivato un altro tavolo tecnico che approfondirà gli aspetti relativi alla ricerca.

I contenuti
L’impegno degli investitori, con l’acquisizione dell’Ospedale, sarà quello di avviarlo e gestirlo come centro di alta specializzazione ed eccellenza clinica con obiettivi di affermazione a livello nazionale ed internazionale per la diagnosi, la cura, la riabilitazione e la ricerca scientifica, da portare avanti in collaborazione con le Università sarde, i centri di ricerca del sistema regionale e con altre istituzioni di ricerca universitaria e specialistica italiane ed estere “correlata all’assistenza socio-sanitaria, nel quadro e nell’ambito delle normative nazionali e regionali”. L
e attività assistenziali del nuovo Ospedale, concordate con la Regione, dovranno essere integrate nelle reti delle specialità regionali, con l’intento specifico di privilegiare la realizzazione di un polo di eccellenza nel campo della riabilitazione funzionale.
Ancora, si opererà per l’eventuale riconoscimento di IRCCS per l’Ospedale, così come per  individuare e facilitare il reperimento di risorse finanziare aggiuntive a quelle erogate dal Ministero della Salute e dal MIUR, anche attraverso l’utilizzo delle risorse previste nei finanziamenti comunitari e internazionali, oltre che attivare collaborazioni di eccellenza con centri di ricerca medica già attivi in Qatar come Hamad Medical Corporation, Sidra Hospital for Women and Children,  e per la medicina sportiva Aspetar e Aspire Zone. Qatar Foundation Endowment destinerà a queste iniziative appositi fondi.
Da parte sua, la Regione va a porre in essere nel minor tempo possibile gli adempimenti necessari, in linea con le normative comunitarie, nazionali e regionali, in base a linee di indirizzo definite. Nello specifico, il budget di remunerazione previsto per l’ospedale sarà definito dagli Enti regionali competenti, secondo le normative, sulla base delle risorse economiche disponibili e secondo un percorso di accreditamento e contrattualizzazione della struttura armonico con il processo di riorganizzazione e razionalizzazione della rete ospedaliera regionale. La remunerazione delle prestazioni assistenziali sarà definita con un apposito provvedimento, secondo le norme regionali, anche in base a ciò che risulterà dal tavolo tecnico. L'adozione di un approccio innovativo gestionale sarà favorito dall’impiego di modelli organizzativi dipartimentali di carattere flessibile, per intensità assistenziale, integrata su percorsi diagnostici e terapeutici condivisi.



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