martedì 27 maggio 2014

Accise e taglio del costo della benzina, Riformatori

:  la Giunta ha ancora una settimana per opporsi al ricorso del governo.  Pigliaru non faccia il disertore. Se non lo presenta, lo faremo noi
 “Se la Giunta non si opporrà al governo contro la norma in Finanziaria sulle accise che consentirebbe il taglio del costo della benzina per i sardi, allora saremo costretti a farlo noi. Pigliaru e Paci sono avvisati. Non facciano i disertori”. I Riformatori sardi non si fermano e la battaglia per le accise va avanti.

Mancano ormai sette giorni, proseguono i Riformatori, "alla scadenza per la costituzione in giudizio davanti alla Corte costituzionale contro la decisione del governo: è il tempo che resta alla Giunta Pigliaru per dimostrare di essere al fianco dei sardi in una battaglia storica: ci aspettiamo che il governo regionale lo faccia subito senza perdere altro tempo.  Il Governo ha deciso di ricorrere contro una legge che venne approvata all'unanimità dal Consiglio, che non risarcisce certo i sardi dei danni ambientali e alla salute umana derivanti dall'inquinamento della lavorazione dei prodotti del petrolio, ma almeno ribadisce il sacrosanto principio che chiunque inquina la Sardegna, quanto meno debba pagare le tasse in Sardegna”.

Dal 14 maggio, dicono ancora i Riformatori, “la Giunta Regionale sarda aveva venti giorni di tempo per costituirsi davanti alla Corte Costituzionale, per combattere e vincere la battaglia giuridica in difesa dei diritti dei sardi.  L'accordo Prodi-Soru del 2007 ha caricato sul bilancio della Sardegna il costo della sanità e della continuità territoriale: non è tollerabile  la beffa che ci vengano negate le risorse. Sui soldi che ci spettano si vada alla guerra sino in fondo: non ci sono "governi amici", la Giunta deve essere "amica" soltanto dei sardi e dei loro legittimi interessi”.

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