martedì 29 luglio 2014

Musikasurda




Da giovedì 31 luglio fino a sabato 2 agosto 2014, presso la Cala dei Genovesi di Arbatax ,

si terrà la edizione numero 6 di

Cal’a cinema 


Il Festival è ideato, promosso e organizzato dall’associazione culturale Muzikasurda,


La sala proiezioni sul mare apre il sipario: riparte Cal'a cinema, il Festival di Arbatax tocca il traguardo importante del per il sesto anno consecutivo. Da giovedì 31 luglio fino a sabato 2 agosto alle 21.30, la rassegna riporta il suo grande schermo sull'acqua della Caletta dei Genovesi con una tre giorni  di proiezioni di corti, documentari, incontri e conoscenze. La kermesse si riconferma viva più che mai e ricca di novità grazie all'eccezionale sforzo organizzativo diMuzikasurda, l'associazione nata dall'idea di un gruppo di ragazzi appassionati e fedeli alla meravigliosa caletta, magica location di un appuntamento imperdibile.

              Per l'edizione 2014 si conferma speciale e vincente la formula consolidata negli anni, perfezionata dalla presenza di Marcello Murru e sostenuta dal pubblico. La tre giorni dell'edizione 2014 ospiterà la migliore selezione di documentari e cortometraggi della scena cinematografica isolana e nazionale: Sergio NaitzaMarco Antonio Pani,Paolo Carboni,  Antonello Murgia e Gianmarco Mereu saranno gli ospiti d'onore di Arbatax. In ogni serata, a fine proiezione Marcello Murru li invierà sul palco per parlare dei propri film ma soprattutto a raccontare se stessi. Come nelle passate edizioni, i film scelti saranno "lo specchio" in pellicola delle storie degli uomini sardi, di quelli semplici diventati divi del cinema, di quelli che hanno avuto un destino diverso per cattiva o buona sorte, di quelli che stanno combattendo per il proprio futuro. Da giovedì la caletta dei Genovesi diventerà nuovamente la sala cinematografica più suggestiva che ha già visto partecipare ospiti del calibro di Paola Turci, Mariasole Tognazzi, Enrico Pitzianti e Pierluigi Diaco,  scrittori come Sandro Bonvissuto, il sempre amico Salvatore Mereu e decine di altri artisti, molti dei quali orgogliosamente sardi, conosciuti dentro e fuori i confini dell'isola.
E' gratis: non si paga il biglietto per vedere Cal'a cinema ma è consigliato di portare una sedia per stare più comodi.
Attenti al finale: dopo la proiezione, gli amici e gli ospiti si tratterranno a parlare di cinema e degustare un buon bicchiere di vino locale e perché no, contribuire al futuro di Cal’a Cinema.


                                                


 Calendario 2014

H  21.30 – Giovedì 31 luglio
L’insolito ignoto
                    • Sergio Naitza racconta in un documentario di 103 minuti, la vita di Tiberio Murgia, l'attore scoperto da Monicelli e diventato poi una maschera della commedia italiana. Tiberio Murgia, di origini sarde, lavora come lavapiatti in una trattoria romana quando, nel 1957, il regista Mario Monicelli lo nota e lo scrittura per il ruolo di Ferribotte nel suo capolavoro, I soliti ignoti. Da quel momento Murgia si dedica alla carriera di attore, interpretando, in più di un centinaio di film, il ruolo del siciliano stereotipato. Nel 2010, poco prima di morire, Murgia consegna al regista Sergio Naitza il racconto della sua esistenza, avvalorato dalle testimonianze di familiari, amici, critici e colleghi.



H  21.30 – Venerdì 01 Agosto
Capo e croce

•          Proiezione di Capo e Croce,il documentario di 104 minuti nasce dal gioco di parole testa e croce per diventare un gioco di luci ed ombre che vede protagonisti i pastori sardi e la loro battagli per le quote del latte. Protagonisti di un'immagine "folcloristicamente autentica della Sardegna" e allo stesso tempo discriminati come ribelli, simbolo di candore bucolico e allo stesso tempo di rozzezza e ignoranza. Pastori che nonostante abbiano cresciuto, scaldato e mandato a studiare un popolo intero combattono per avere garanzia del loro futuro. Nel giugno del 2010 migliaia di loro provenienti da ogni parte della Sardegna si riuniscono nel Movimento Pastori Sardi per dar luogo a una protesta clamorosa. Durante una lunga estate invadono porti, aeroporti, strade, inondano le vie del capoluogo Cagliari, occupano il palazzo del Consiglio Regionale per cercare di ottenere dignità e un giusto prezzo per il loro prodotto principale: il latte.


H  21.30 – Sabato 02 Agosto
Beep - Gabbie - Giorni rubati

•          Beep è il documentario ironico di Antonello Murgia che racconta l'esperienza di una cassiera vittima di unaalienazione da supermercato. Al risveglio i beep la ossessionano insieme a un insolito dono, la facoltà di vedere l'essenziale nell'anima dei suoi simili di periferia grazie a un codice a barre stampato sulla fronte che solo lei può leggere. Giovani sposi, mimi di strada, pensionati, suore. Tutti, insieme alla data di scadenza che sostituisce la morte e in un contrappunto pestifero fra apparenza e verità, vengono inchiodati al paradosso di un'esistenza naufragata lontano da volontà e piacere. Il documentario è ambientato nella periferia lombarda di Busto Arsizio, la città delle cento ciminiere spente dalla crisi e la sua umida malinconia metropolitana..

·        Gabbie - Giorni rubati:  Gianmarco Mereu racconta Gabbie del regista siciliano Gianni Cardillo e commenta la proiezione di  alcuni tratti dello spettacolo Giorni Rubati dell'associazione Rossolevante. La storia di Gabbie è quella legata alla vicenda dello stesso Gianmarco Mereu, operaio che nel 2006, si vede cadere addosso il cancello del cantiere nel quale lavora a Tortolì. Da quel giorno la sua vita non è più la stessa: l’incidente lo costringe su una sedia a rotelle. Dolore, sgomento, una vita da ricostruire. L’avventura di Gianmarco, insieme alla compagnia tortoliese Rossolevante, ha così inizio. La pièce teatrale “Giorni Rubati” diventa un vero e proprio simbolo della lotta a favore della sicurezza sul lavoro e conquista i teatri di tutta Italia. “Giorni Rubati” si traspone su pellicola e diventa un cortometraggio sceneggiato e girato dal regista siculo Gianni Cardillo. Lo short movie, Gabbie, racconta la coraggiosa storia di Gianmarco e la magia della vita. Obiettivo principe quello di promuovere la cultura della sicurezza, portando alla luce i pericoli sul lavoro ma anche le possibilità di riscatto e reinserimento sociale.


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